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ITALIASalvini indagato per sequestro di persona aggravato

07.09.18 - 19:25
Il tribunale dei ministri ha ora 90 giorni per svolgere le indagini 'sollecitate' dalla Procura e per fare gli eventuali approfondimenti istruttori
Keystone
Salvini indagato per sequestro di persona aggravato
Il tribunale dei ministri ha ora 90 giorni per svolgere le indagini 'sollecitate' dalla Procura e per fare gli eventuali approfondimenti istruttori

ROMA - I magistrati palermitani hanno modificato le contestazioni ipotizzate inizialmente dalla Procura di Agrigento nei confronti del ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini contestandogli il reato di sequestro di persona aggravato. Il capo di Gabinetto Piantedosi non risulta indagato.

Al fascicolo trasmesso al tribunale dei ministri è allegata una relazione firmata dal capo dei pubblici ministeri (pm) di Palermo Francesco Lo Voi e dall'aggiunto Marzia Sabella.

I magistrati palermitani hanno modificato le contestazioni ipotizzate dalla Procura di Agrigento che, per prima, aveva aperto l'indagine sull'illecito trattenimento a bordo della Diciotti dei migranti soccorsi dalla Guardia Costiera il 16 agosto scorso.

I pm della città dei templi avevano infatti contestato a Salvini e al capo di Gabinetto del Viminale, Matteo Piantedosi, i reati di sequestro di persona, sequestro di persona a scopo di coazione, arresto illegale, abuso d'ufficio e omissione di atti d'ufficio. L'ufficio inquirente del capoluogo, sulla base di valutazioni giuridiche e degli elementi di indagine trasmessi loro dai colleghi di Agrigento, ha invece contestato a Salvini il reato di sequestro di persona aggravato. Piantedosi non risulta indagato.

Il tribunale dei ministri ha ora 90 giorni per svolgere le indagini 'sollecitate' dalla Procura e per fare gli eventuali approfondimenti istruttori che riterrà necessari. Al termine dei tre mesi i giudici, che potranno modificare i reati ipotizzati dai pm e disporre anche nuove iscrizioni nel registro degli indagati, potranno archiviare il fascicolo oppure rimandare gli atti in Procura perché chieda al Senato l'autorizzazione a procedere a carico del ministro.

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