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STATI UNITILa Casa Bianca? Una «città di matti»

05.09.18 - 09:16
Esplosive rivelazioni nel libro di Bob Woodward su Trump. Il presidente e il suo entourage smentiscono tutto: «Una frode»
Keystone
La Casa Bianca? Una «città di matti»
Esplosive rivelazioni nel libro di Bob Woodward su Trump. Il presidente e il suo entourage smentiscono tutto: «Una frode»

WASHINGTON - La pubblicazione del libro di Bob Woodward "Fear: Trump in the White House" ha scatenato un polverone negli ambienti politici statunitensi. Il giornalista del Washington Post, uno dei due autori del leggendario reportage del Watergate (che portò alle dimissioni di Richard Nixon), ha raccolto centinaia di ore di conversazione con collaboratori del presidente Trump a tutti i livelli. Il quadro che ne esce è sconfortante: la Casa Bianca viene definita come una «città di matti» ("Crazytown") gestita da un «incapace». Ovvero Trump.

Quest'ultimo commento è attribuito a John Kelly, capo dello staff della residenza presidenziale. In generale Woodward afferma che Trump è talmente in paranoia per il Russiagate che ha quasi rinunciato a gestire l'amministrazione di un Paese complesso gli Stati Uniti. Il libro non è ancora stato pubblicato ma gli estratti sono stati pubblicati dal Washington Post, che ne ha ottenuto una copia in anteprima. Trump viene descritto inoltre come «sempre sull'orlo di una crisi di nervi».

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Immediate le reazioni da Trump e dal suo entourage: il presidente bolla il contenuto del volume come «una frode» e sul proprio profilo Twitter dà ampio risalto all'elenco di smentite dei personaggi a lui vicini chiamati in causa e intervistati da siti conservatori come Daily Caller e Breitbart. La responsabile dei rapporti con la stampa Sarah Sanders ha dichiarato che il libro non raccoglie altro che «storie fabbricate, molte fornite da ex collaboratori frustrati». Il segretario alla Difesa Jim Mattis ha definito il libro «finzione» e «il prodotto di qualcuno con una ricca immaginazione», mentre Kelly precisa che «l'idea che abbia chiamato il presidente idiota non è vera, in effetti è esattamente il contrario».

Lo stesso presidente ha respinto direttamente alcune delle accuse più pesanti: «Il già screditato libro di Woodward mi vede chiamare Jeff Sessions (il Procuratore generale degli Stati Uniti, ndr) "mentalmente ritardato" e "uno stupido sudista". Non l'ho mai detto, non ho mai usato questi termini con nessuno, incluso Jeff, ed essere sudista è una grande cosa. Egli» ovvero Woodward «lo ha fatto per dividere!». 

Trump accusa inoltre di essere un «agente dei Democratici» e che si tratta di una cospirazione politica ai suoi danni.

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