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UNIONE EUROPEA«In qualsiasi situazione a marzo 2019 il Regno Unito lascerà l'Ue»

21.08.18 - 18:55
Così si è espresso il ministro britannico per la Brexit Dominic Raab
Keystone
Dominic Raab e Michael Barnier.
Dominic Raab e Michael Barnier.
«In qualsiasi situazione a marzo 2019 il Regno Unito lascerà l'Ue»
Così si è espresso il ministro britannico per la Brexit Dominic Raab

BRUXELLES - Qualsiasi sarà la situazione, «a marzo del prossimo anno, il Regno Unito lascerà comunque l'Ue. Saremo preparati per tutte le eventualità possano emergere dai negoziati. Ma vengo qui con energia rinnovata e vigore, per riuscire» a trovare un'intesa. Così si è espresso il ministro britannico per la Brexit Dominic Raab, nella conferenza stampa al termine del nuovo round negoziale col capo negoziatore dell'Ue per la Brexit Michel Barnier.

I nodi alle frontiere irlandesi restano - Le questioni delle frontiere irlandesi e la relazione futura dopo la Brexit continuano ad essere i principali ostacoli nel negoziato tra Londra e l'Ue. È emerso durante la conferenza stampa.

«La sfida nelle prossime settimane è quella di cercare di definire una partnership futura, ambiziosa, che non ha precedenti, che rispetti il mercato unico e i fondamenti dell'Ue. Se questo è ben compreso, potremo concludere i negoziati con successo», ha detto Barnier, insistendo anche sull'importanza di trovare una soluzione per le frontiere irlandesi. Occorre «sdrammatizzare la questione, e trovare soluzioni pragmatiche».

Rischio carenza farmaci - Senza un accordo per l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea si rischia carenza di farmaci negli ospedali britannici e maggior diffusione di malattie. A mettere in luce una delle possibili conseguenze della Brexit, nel giorno dell'incontro bilaterale tra Gran Bretagna e Unione europea per il rilancio dei negoziati, è il manager dell'Nhs Providers, gruppo che rappresenta i fornitori del Servizio Sanitario d'Oltremanica, in una lettera pubblicata dal Times.

La data di Brexit è fissata al 29 marzo 2019, ma l'accordo per l'uscita di Londra dall'Ue deve essere raggiunto nei prossimi mesi. Tuttavia l'ipotesi che l'intesa non venga raggiunta e che si proceda a un'uscita 'no-deal' spaventa Chris Hopson, l'amministratore delegato di Nhs Providers, che gestisce gli ospedali, le ambulanze e le scorte della sanità pubblica inglese. In una lettera indirizzata a Simon Stevens, amministratore delegato del National Health Service(NHS), e ampiamente ripresa dalle testate giornalistiche inglesi, Hopson avverte: «l'intera catena di fornitura di prodotti farmaceutici", potrebbe essere influenzata dal mancato raggiungimento di un accordo per l'uscita. E anche "il coordinamento della salute pubblica e del controllo delle malattie potrebbe risentirne».

Il negoziato è nella fase finale - «Stiamo entrando nella fase finale del negoziato. Abbiamo concordato di negoziare ininterrottamente, e Dominic (Raab, ndr) ed io ci incontreremo regolarmente per fare il punto, ed andare avanti». Lo ha detto il capo negoziatore dell'Ue per la Brexit Michel Barnier, nella conferenza stampa al termine del nuovo round negoziale col ministro britannico Raab.

«Siamo su un lungo cammino, non siamo sulla cima», ha risposto Barnier a chi chiedeva dove ci si trovi col negoziato.

«Ci sono punti d'accordo, come la sicurezza, la difesa, ma sulla relazione futura non c'è accordo», ha aggiunto il capo negoziatore per l'Ue.

 

 

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