Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha risposto alla lettera del premier italiano Giuseppe Conte sulla gestione dei migranti
BRUXELLES - «L'Italia invoca da tempo, e a ragione, una cooperazione regionale sugli sbarchi», e gli avvenimenti di questo fine settimana «hanno dimostrato un senso condiviso di solidarietà da parte degli Stati membri (Francia, Germania, Malta, Spagna, Portogallo e Irlanda) che si sono offerti di accogliere una parte dei migranti sbarcati a Pozzallo». Tuttavia «queste soluzioni ad hoc non rappresentano un modo di procedere sostenibile»: così si è espresso il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nella lettera di risposta a la premier italiano Giuseppe Conte pubblicata da Politico.
«La Commissione continuerà a lavorare ininterrottamente per tutta l'estate, da un lato per sostenere - entro i limiti del suo mandato - gli sforzi degli Stati membri, dall'altro per preparare le proposte legislative da presentare in settembre per rafforzare la guardia di frontiera e costiera europea e rendere più efficace la politica di rimpatrio», scrive Juncker nella risposta alla lettera di Conte.
«Consideriamo inoltre prioritario esaminare il modo in cui potrebbero funzionare i 'centri controllati' negli Stati membri dell'Ue e il sostegno che può essere fornito dall'Unione» e allo stesso tempo «sarà portata avanti la realizzazione di piattaforme di sbarco regionali, in stretta cooperazione con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, anche in previsione della riunione con tutti i paesi del Mediterraneo da essi indetta per il 30 luglio».
«La Commissione è pronta a svolgere pienamente la sua funzione di coordinatrice» della cellula di crisi suggerita dal premier Conte, «ma soltanto come tappa in direzione di un quadro più stabile». E «non va però dimenticato che l'Ue non ha competenza per determinare il luogo/porto sicuro da usare per gli sbarchi in seguito a un'operazione di ricerca e salvataggio in mare», aggiunge Juncker nella lettera pubblicata da Politico.