Cerca e trova immobili

UNIONE EUROPEAMigranti, le proposte del mini-summit

24.06.18 - 15:35
Macron: «Non ci dimentichiamo chi siamo e da dove veniamo». La proposta italiana: «Superare il criterio del Paese di primo arrivo»
Keystone / AP
Migranti, le proposte del mini-summit
Macron: «Non ci dimentichiamo chi siamo e da dove veniamo». La proposta italiana: «Superare il criterio del Paese di primo arrivo»

BRUXELLES - «Questa deve essere una riunione utile per arrivare a mediazioni, per arrivare a prendere delle decisioni». Così il premier belga Charles Michel al suo arrivo al minivertice convocato a Bruxelles dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, che ha indicato gli elementi più importanti sul tavolo.

«La prima priorità - ha detto - se vogliamo salvaguardare la libera circolazione all'interno dell'area Schengen, è quello di avere un controllo forte alle frontiere esterne europee. La seconda priorità è andare a fondo su questi hotspot» nei Paesi terzi «per vedere come funzionano sotto il profilo del diritto internazionale». E la terza priorità è che «Dublino possa essere riformata, in modo tale che si possa coniugare responsabilità e solidarietà».

La soluzione secondo Macron - «Non ci dimentichiamo mai chi siamo e da dove veniamo, non ci dimentichiamo mai i nostri principi e i nostri valori e su questo punto sono irremovibile», e cerchiamo «l'efficacia» nelle soluzioni «perché siamo garanti della coesione dei nostri popoli». Così il presidente francese Emmanuel Macron, arrivando al minisummit a Bruxelles.

«Dobbiamo trovare una soluzione europea sui migranti e si costruirà solo attraverso la cooperazione dei Paesi dell'Ue, che si tratti di una collaborazione a 28 o tra più Stati che decidono di andare avanti assieme. Questo richiede la responsabilità di ciascuno e spirito di solidarietà per condividere il peso che alcuni Paesi conoscono» ha aggiunto Macron.

Merkel, accordi bi-trilaterali - «Oggi è un incontro molto importante» per trovare «accordi bilaterali e trilaterali» sul tema della migrazione, «l'aspettativa è che si possa trovare una soluzione comune in questi giorni», in vista del vertice europeo di giovedì. Così la cancelliera tedesca Angela Merkel. «Sappiamo che non esiste ancora una soluzione europea, quindi si tratta di trovare accordi bilaterali, di come possiamo aiutarci a vicenda e trattarci reciprocamente in modo equo e onesto», ha sottolineato Merkel.

Niente muri in mare - «Non credo che ci sia una sola soluzione» al problema migranti, «non credo che alzare un muro anche in alto mare sia una soluzione, ma credo che un approccio omnicomprensivo possa essere quello di cui abbiamo bisogno». Così il premier maltese Joseph Muscat.

La proposta italiana - «Superare il criterio del Paese di primo arrivo: chi sbarca in Italia, sbarca in Europa». È uno dei dieci obiettivi della proposta italiana che il premier Giuseppe Conte sta presentando in questi minuti al vertice informale tra 16 Paesi Ue sulla crisi dei migranti.

«Centri di protezione internazionali nei Paesi di transito» e «intensificazione dei rapporti tra Ue e Paesi terzi»: sono i primi due obiettivi della proposta italiana che Conte sta esponendo. Secondo quanto si apprende da fonti del Governo italiano, Conte è stato il primo a prendere la parola durante il vertice informale a Bruxelles, per presentare la proposta italiana ai colleghi.

Centri di accoglienza in più Paesi europei e non solo in Italia o Spagna. È questo l'ottavo punto della proposta italiana secondo la quale - si apprende da fonti del governo - nel momento in cui, nonostante il primo filtro posto in Africa, i migranti riescano ad arrivare sulle coste italiane, a farsene carico non può essere solo l'Italia o la Spagna. Il meccanismo, spiegano le stesse fonti, prevede quindi una ripartizione obbligatoria di chi sbarca in maniera illegale sulle coste meridionali europee.

Nella sintesi della proposta italiana diffusa dal governo - spiegano fonti dell'esecutivo - al punto otto c'è un errore in quanto si denominano i centri di accoglienza da istituire «centri di protezione», che invece sono quelli previsti, nel documento, nei Paesi di transito in Africa.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE