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MACEDONIA / GRECIAAccordo tra Skopje e Atene, nasce la Macedonia del Nord

12.06.18 - 20:18
L'accordo accordo sul nuovo nome dell'ex Paese jugoslavo, pone fine a una disputa che da 27 anni anni bloccava il cammino di Skopje verso l'integrazione nell'Unione europea e la Nato
Keystone
Accordo tra Skopje e Atene, nasce la Macedonia del Nord
L'accordo accordo sul nuovo nome dell'ex Paese jugoslavo, pone fine a una disputa che da 27 anni anni bloccava il cammino di Skopje verso l'integrazione nell'Unione europea e la Nato

SKOPJE - Dopo un braccio di ferro durato quasi tre decenni, Macedonia e Grecia hanno finalmente raggiunto un accordo sul nuovo nome dell'ex Paese jugoslavo, ponendo fine a una disputa che da 27 anni anni bloccava il cammino di Skopje verso l'integrazione nell'Unione europea e la Nato. Il nuovo nome sul quale si sono accordati i due premier - il greco Alexis Tsipras e il macedone Zoran Zaev - è Repubblica della Macedonia del Nord.

«Ho una buona notizia. Poco fa con il collega macedone ci siamo accordati sul nuovo nome della ex Repubblica jugoslava di Macedonia», ha detto Tsipras ad Atene, senza tuttavia precisare il nuovo nome. I due premier hanno avuto oggi un secondo colloquio telefonico dopo il primo di ieri. A Skopje, quasi contemporaneamente, Zaev rivelava da parte sua che con Tsipras aveva raggiunto una intesa sulla denominazione 'Repubblica della Macedonia del Nord'. «Abbiamo detto di sì a tale accordo storico per il futuro dei macedoni, per il futuro dei nostri giovani», ha detto ai giornalisti. L'accordo - è l'opinione di Zaev - garantisce l'identità nazionale e la lingua della Macedonia, oltre a spianare la strada al cammino del Paese verso l'integrazione euroatlantica, rimasta bloccata per oltre due decenni dal sistematico veto di Atene.

La Grecia non si è mai piegata ad accettare il termine 'Macedonia', che è anche il nome della provincia greca settentrionale con capoluogo Salonicco. Atene ritiene infatti che il nome appartenga esclusivamente al patrimonio storico e culturale ellenico. Sotto una ostinazione che potrebbe apparire solo verbale, la Grecia temeva che il nome del Paese vicino potesse evocare pretese territoriali. Per questo, con la dissoluzione della Jugoslavia, insisté e ottenne che nel 1993 la neorepubblica indipendente fosse accolta all'Onu con l'acronimo FYROM (Former Yugoslavian Republic of Macedonia - Ex repubblica jugoslava di Macedonia).

Negli ultimi mesi, in una situazione di crescente ottimismo, si erano accentuati i contatti fra Atene e Skopje con il mediatore dell'Onu Matthew Nimetz. Lo scorso aprile la commissione europea, alla luce dei progressi evidenti compiuti nel negoziato con Atene sulla questione del nome, aveva dato parere favorevole all'apertura del negoziato di adesione della Macedonia alla Ue. Un processo che potrà ora ottenere ulteriore slancio dopo l'intesa finale fra i due Paesi.

Per Tsipras, il nuovo nome potrà essere usato da Skopje sia sul piano interno che su quello internazionale. Zaev ha aggiunto che per il nuovo nome saranno necessari emendamenti alla costituzione macedone e che, dopo la ratifica del parlamento, in autunno l'accordo verrà sottoposto a referendum popolare. «La nostra amicizia con la Grecia non è mai stata migliore», ha osservato. La firma ufficiale dell'accordo si terrà nel fine settimana in Grecia.

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