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ITALIAGoverno, Cottarelli accetta l'incarico con riserva

28.05.18 - 11:56
Due gli scenari: in caso di mancato voto di fiducia si andrebbe al voto in autunno, altrimenti a inizio 2019 dopo l'approvazione della legge di bilancio
Governo, Cottarelli accetta l'incarico con riserva
Due gli scenari: in caso di mancato voto di fiducia si andrebbe al voto in autunno, altrimenti a inizio 2019 dopo l'approvazione della legge di bilancio

ROMA - Alle 11.30 il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale il professor Carlo Cottarelli.

Il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti è uscito alle 12.25, annunciando che Mattarella ha conferito l'incarico di formare il governo a Cottarelli, che ha accettato con riserva.

Queste le prime parole di Cottarelli da premier incaricato: «Ho accettato l'incarico di formare un governo. Sono molto onorato e ce la metterà tutta». Cottarelli presenterà un «programma che porti il paese a nuove elezioni» e che presenterà in «tempi molto stretti» così come la lista dei ministri.

Cottarelli ha tracciato due scenari: in caso di voto di fiducia il suo governo si impegnerà a lavorare sulla legge di bilancio 2019. Dopo la sua votazione «il Parlamento verrebbe sciolto con elezioni all'inizio del 2019». In assenza del voto di fiducia il governo Cottarelli si dimetterebbe immediatamente e si occuperebbe unicamente della gestione dell'ordinaria amministrazione «ed elezioni dopo il mese di agosto». Il governo garantirebbe una neutralità completa in vista della nuova scadenza elettorale. «Mi impegno a non candidarmi alle prossime elezioni e lo chiederò a tutti i membri del governo» garantisce Cottarelli, che ha voluto poi aggiungere una considerazione da economista. Le tensioni sui mercati internazionali sono sotto gli occhi di tutti, «tuttavia l'economia italiana è ancora in crescita e i conti pubblici sono sotto controllo». Il professore garantirebbe «una gestione prudente» dei conti pubblici, ha assicurato. Verrebbe garantito poi il dialogo con l'Europa, sempre nell'ottica che «la difesa degli interessi nazionali è essenziale» ma «lo si può fare meglio che in passato».

Lo spread cala subito - Lo spread tra Btp e Bund inverte bruscamente rotta e ripiega fino a 220 punti base dopo la notizia dell'incarico di formare il governo conferito all'economista Carlo Cottarelli. Il rendimento del decennale del Tesoro scende sotto il 2,6% al 2,59%. 

Ore di grande tensione - Lo spread dopo un'apertura al ribasso è tornato a salire e lo scontro politico e istituzionale resta altissimo dopo che l'esponente del Movimento Cinque stelle (M5s) Luigi Di Maio e anche la leader di Fratelli di Italia (Fdi) Giorgia Meloni hanno minacciato la messa in stato di accusa del Capo dello Stato, con la Lega che sull'impeachment non segue M5s e Fdi, che hanno evocato la piazza. Pur parlando d'altro, Mattarella avverte intanto che «la minaccia di violenza» resta e osserva come l'antidoto non possa che essere il rafforzamento della «sensibilità democratica» e la fedeltà «ai principi che ispirano la nostra convivenza».

Ore difficili che fanno scendere in campo a sostegno del Colle diversi esponenti della società civile ma anche del Partito democratico: via tweet Dario Franceschini invoca la necessità di ritrovare l'unità smarrita e dice «verrà il tempo del confronto interno, ma ora ogni divisione tra noi sarebbe imperdonabile». E Carlo Calenda fa sapere di essere pronto a metterci la faccia e assicura di volersi candidare alle prossime elezioni.

Il voto infatti torna ad avvicinarsi e anche Alessandro Di Battista, tra i big pentastellati, mette per iscritto di non voler mollare: ha la valigia in mano ma non appena si aprirà la campagna elettorale - assicura - farà ritorno perché si «deve credere e lottare per le proprie idee».

Che dopo l'intesa sul contratto-programma e la squadra di governo, i gialloverdi possano siglare un patto anche elettorale è una domanda che resta senza una risposta netta: «Vedremo», dice il leader della Lega Matteo Salvini che sembra però guardare ora in particolare agli alleati di centrodestra e soprattutto a Silvio Berlusconi: «Se vota il governo Cottarelli addio alleanza: la nota di ieri - osserva - era la stessa di Renzi». Forza Italia, che ieri con il Cavaliere ha definito l'impeachment «irresponsabile», chiosa per bocca del portavoce dei gruppi parlamentari azzurri Giorgio Mulè «non daremo i voti a un governo tecnico e nemmeno i Cinque Stelle, quindi un governo che nasce già minoritario».

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