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Fatto il nome del premier: è Giuseppe Conte

ITALIAFatto il nome del premier: è Giuseppe Conte

21.05.18 - 18:16
Di Maio non lo ha fatto ai cronisti dopo l'incontro con Mattarella ma lo ha pubblicato mezz'ora dopo. Salvini spiega che sarà «un governo di speranza, di crescita e di futuro»
Keystone / EPA Ansa
Fatto il nome del premier: è Giuseppe Conte
Di Maio non lo ha fatto ai cronisti dopo l'incontro con Mattarella ma lo ha pubblicato mezz'ora dopo. Salvini spiega che sarà «un governo di speranza, di crescita e di futuro»

ROMA - Lunedì pomeriggio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale la delegazione del Movimento 5 Stelle, guidata dal capo politico Luigi Di Maio, e quella della Lega capitanata da Matteo Salvini.

Di Maio, molto sorridente, si è presentato ai media spiegando di aver fatto a Mattarella il nome del possibile premier (ma senza rivelarlo ai cronisti). Il capo pentastellato ha aggiunto: «Sono orgoglioso di aver portato al governo di questo paese il nostro vero leader, che è il programma elettorale. Abbiamo lavorato notte e giorno per portare a casa questo risultato Sarà un governo che metterà al centro le questioni politiche».

È stato poi il turno della delegazione leghista guidata da Salvini. «Abbiamo fatto il nome, abbiamo ben chiara la squadra, il progetto di Paese» ha detto quest'ultimo. «Il governo di cui faremo parte vuole far crescere l'Italia e far aumentare il lavoro» ha ribadito. «Contiamo di lasciare ai nostri figli un Paese migliore, siamo pronti a partire. Ovviamente vogliamo un governo che metta l'interesse nazionale al centro, rispettando tutto e tutti» ha aggiunto Salvini, lanciando un messaggio a Bruxelles. 

Il leader leghista ha fiducia in Mattarella: «Aspettiamo sue indicazioni, non vediamo l'ora di partire». Poi uno slogan che sintetizza il programma di questo esecutivo: «Un governo di speranza, di crescita e di futuro».

Il nome è Conte - Il nome individuato è quello di Giuseppe Conte, già individuato come possibile ministro in un governo pentastellato. Lo ha scritto Luigi Di Maio sul blog del M5S.

Se il presidente Mattarella darà effettivamente l'incarico a Conte, sarebbe la sesta volta nella storia repubblicana che a occupare Palazzo Chigi si ritroverebbe un tecnico o un professore che non è stato eletto in precedenza dai cittadini come deputato o senatore.

Nato a Volturara Appulla, un piccolo centro in provincia di Foggia, 54 anni, sposato e poi separato, un figlio di dieci anni, Giuseppe Conte vive a Roma, dove è il titolare di un grande studio legale, e insegna a Firenze diritto privato.

Il suo curriculum accademico riempie parecchie pagine: laurea in Giurisprudenza all'Università di Roma, poi una sfilza di master e perfezionamenti in giro per il mondo (Yale, Vienna, Sorbona, New York University). Nel 1988 (l'anno della laurea), era già stato inserito nella commissione istituita a Palazzo Chigi per la riforma del codice civile. Non si contano le collaborazioni con riviste giuridiche, università di paesi stranieri, i libri e gli articoli pubblicati.

È stato anche componente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, carica dalla quale si è dimesso quando Di Maio lo ha voluto tra i suoi ministri. Per avere un'idea del suo orientamento, è sufficiente dare un'occhiata alle sue dichiarazioni durante la presentazione della squadra di governo Cinque Stelle: "Primo: bisogna drasticamente abolire le leggi inutili, che sono molte più delle 400 indicate da Luigi Di Maio. Secondo: bisogna rafforzare la normativa anti-corruzione prevedendo quelle iniziative che si muovono nello spazio oscuro che precede la corruzione. Terzo: bisogna rivedere, pressoché integralmente, la riforma della cattiva scuola".

Prima del colpo di fulmine per i Cinque Stelle, Conte è stato un elettore della sinistra: «In passato ho votato a sinistra. Oggi penso che gli schemi ideologici del '900 non siano più adeguati. Credo sia più importante valutare l'operato di una forza politica in base a come si posiziona sul rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali. E sulla sua capacità di elaborare programmi utili ai cittadini».

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