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Continuano gli sconvolgimenti al Consiglio di Sicurezza della Casa Bianca con l'addio annunciato oggi dell'aide del licenziato McMaster
WASHINGTON D.C. - Il portavoce del National Security Council, Michael Anton, ha annunciato l'intenzione di lasciare la Casa Bianca, dove è stato uno dei primi e più acuti sostenitori della politica estera dell'America First. L'annuncio delle dimissioni di Anton, coincide con l'insediamento ufficiale, previsto appunto per oggi, alla Casa Bianca di John Bolton, il nuovo consigliere per la Sicurezza Nazionale di Donald Trump.
Arrivato alla Casa Bianca con Michael Flynn, il primo consigliere costretto a dimettersi dopo poche settimane a causa del Russiagate per il quale ora è stato incriminato dal procuratore speciale Robert Mueller, Anton ha trascorso gran parte del suo mandato come portavoce di H.R. McMaster, il generale che ha sostituito Flynn e che, a sua volta, è stato licenziato per far posto a Bolton, che diventa così il terzo consigliere in meno di un anno e mezzo.
«Sarò per sempre grato al presidente Trump per avermi dato l'opportunità di servire il Paese e sostenere la sua agenda politica», ha dichiarato Anton spiegando che ha accettato un incarico al Hillsdale College’s Kirby Center, centro studi di Washington dell'università di ispirazione conservatrice.
L'analista e ricercatore aveva raggiunto una certa notorietà durante la campagna elettorale del 2016 pubblicato, con uno pseudonimo, un articolo per il Claremont Institute, think tank californiano che è stato uno dei pochi centri intellettuali di destra a difendere sin da subito la candidatura di Trump, in cui riprendeva gli attacchi dell'allora candidato repubblicano contro l'establishment Gop e lodando la sua agenda che legava le questioni dell'immigrazione, del commercio e la politica estera.
