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RUSSIAExit-poll, Putin trionfa con il 73,9%

18.03.18 - 19:22
Lo zar sarebbe rieletto presidente per la quarta volta. La Francia non riconosce le elezioni in Crimea
Keystone
Exit-poll, Putin trionfa con il 73,9%
Lo zar sarebbe rieletto presidente per la quarta volta. La Francia non riconosce le elezioni in Crimea

MOSCA - Dai primi exit-poll si delinea un trionfo del presidente uscente Vladimir Putin, che otterrebbe il 73,9% dei voti. Lo zar sarebbe rieletto presidente per la quarta volta.

Il dato è pubblicato dal centro demoscopico statale Vtsiom con un campione di oltre 160mila persone, 55% donne e 45% maschi. Al secondo posto, come previsto, il candidato del partito comunista Pavel Grudinin con l'11,2%.

Seguono il nazionalista Vladimir Zhirinovsky con il 6,7%, Ksenia Sobchak con il 2,5%, Grigory Yavlinski con l'1,6%, Boris Titov con l'1,1%, Serghei Baburin con l'1% e Maxim Suraikin con lo 0,8%.

Lunghe file all'estero per votare - I russi residenti all'estero hanno risposto al richiamo della madrepatria e si sono recati in massa ai seggi allestiti presso le missioni diplomatiche russe. In molti paesi si sono registrate lunghe file ai seggi.

Le file si sono verificate un po' ovunque e non solo in paesi che ospitano per ragioni storiche - come l'area baltica - un gran numero di russi.

I media russi hanno mostrato immagini di connazionali in attesa di votare a Barcellona, a Parigi, a Londra e a Praga. Il ministero degli Esteri ha inviato all'estero 160 diplomatici per assistere ambasciate e consolati nelle operazioni di voto.

«Devo ringraziare Theresa May» - Il portavoce della campagna elettorale di Vladimir Putin Andrei Kondrashov ha ringraziato il premier britannico Theresa May per aver aumentato l'affluenza alle urne.

«L'affluenza risulta più alta del previsto dell'8-10% e per questo dobbiamo ringraziare la Gran Bretagna perché ancora una volta non ha capito la mentalità della Russia: ogni volta che ci accusano di qualcosa in modo infondato il popolo russo si unisce al centro della forza e il centro della forza oggi è senz'altro Putin», ha detto Kondrashov all'agenzia Interfax, alludendo al caso dell'avvelenamento dell'ex spia russa Skripal.

La Francia non riconosce le elezioni di oggi in Crimea - Nel quarto anniversario dell'«annessione illegale della Crimea alla Russia, la Francia non riconosce l'organizzazione di elezioni presidenziali russe in Crimea»: è quanto si legge in un tweet del ministero degli Esteri francese.

«La Francia - fa sapere il Quai d'Orsay - resta fermamente legata al pieno ripristino della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina nelle frontiere internazionalmente riconosciute».

«La Francia - si legge ancora - è preoccupata per la militarizzazione della penisola e per il deterioramento della situazione dei diritti umani, che colpisce in particolare i tatari di Crimea».

Nel sito si legge anche che il ministro Jean-Yves Le Drian «si recherà il 22 e 23 marzo a Kiev per parlare con le autorità ucraine, in particolare della situazione in Crimea e nel Donbass».

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