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CITTÀ DEL VATICANOIl Papa: «Le cattive notizie generano angoscia»

24.01.17 - 12:25
Il Papa: «Le cattive notizie generano angoscia»

CITTÀ DEL VATICANO - L'attenzione esasperata a "cattive notizie" e spettacolarizzazioni produce «angoscia», fino alla «apatia» e alla «anestetizzazione delle coscienze». Il Papa nel messaggio per la Giornata delle comunicazioni, invita invece ad «uno stile comunicativo aperto e creativo, che non sia mai disposto a concedere al male un ruolo da protagonista, ma cerchi di mettere in luce le possibili soluzioni, ispirando un approccio propositivo e responsabile nelle persone a cui si comunica la notizia».

Il Papa precisa che non si tratta né di «promuovere disinformazione» né di «scadere in un ottimismo ingenuo». «Credo - scrive nel messaggio per la 51.ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali - ci sia bisogno di spezzare il circolo vizioso dell'angoscia e arginare la spirale della paura, frutto dell'abitudine a fissare l' attenzione sulle 'cattive notizie' (guerre, terrorismo, scandali e ogni tipo di fallimento nelle vicende umane)».

«Certo, - prosegue papa Bergoglio - non si tratta di promuovere una disinformazione in cui sarebbe ignorato il dramma della sofferenza, né di scadere in un ottimismo ingenuo che non si lascia toccare dallo scandalo del male. Vorrei, al contrario, - spiega papa Francesco - che tutti cercassimo di oltrepassare quel sentimento di malumore e di rassegnazione che spesso ci afferra, gettandoci nell'apatia, ingenerando paure o l' impressione che al male non si possa porre limite. Del resto, in un sistema comunicativo dove vale la logica che una buona notizia non fa presa e dunque non è una notizia, e dove il dramma del dolore e il mistero del male vengono facilmente spettacolarizzati, - commenta il Pontefice - si può essere tentati di anestetizzare la coscienza o di scivolare nella disperazione».

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