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COREA DEL SUDL'opposizione dice no all'intesa sulle schiave sessuali

28.12.16 - 10:45
La protesta avviene a un anno esatto dall'intesa firmata tra Tokyo e Seul relativa alle "donne di conforto" durante la Seconda guerra mondiale
L'opposizione dice no all'intesa sulle schiave sessuali
La protesta avviene a un anno esatto dall'intesa firmata tra Tokyo e Seul relativa alle "donne di conforto" durante la Seconda guerra mondiale

SEUL - Il partito all'opposizione in Corea del Sud si è dichiarato contrario all'accordo ratificato dalla presidente Park Geun-hye col Giappone sulla questione delle donne sottoposte a schiavitù sessuale dai militari giapponesi, conosciute come "donne di conforto", durante la Seconda guerra mondiale.

La protesta avviene a un anno esatto dall'intesa firmata tra Tokyo e Seul, e si aggiunge a una serie di ritorsioni messe in atto dalle forze politiche coreane per annullare i provvedimenti della presidente Park, attualmente sotto processo con l'accusa di corruzione.

In base all'intesa tra i due Paesi, raggiunta alla fine del 2015, il Giappone si impegnava a stanziare un fondo di un miliardo di yen come contributo alle famiglie e alle stesse superstiti. In cambio Seul si sarebbe impegnata a non criticare il Paese del Sol Levante sulla questione a livello internazionale.

Il leader del partito democratico Woo Sang-ho ha indicato che se la sua coalizione dovesse vincere le prossime elezioni l'accordo sarà reso nullo nell'arco di pochi mesi, spiegando che l'onore e la dignità delle vittime non si mercanteggia con un indennizzo.

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