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Il parlamento della Repubblica serba di Bosnia ha deciso di conferire attestati di riconoscenza a tre ex altri dirigenti della Rs condannati per crimini di guerra dal Tribunale dell'Aja
SARAJEVO - "Un atto inaccettabile nel mondo moderno e civilizzato". Così l'Alto rappresentante della comunità internazionale Valentin Inzko, che sovrintende agli accordi di pace sulla Bosnia, ha definito La decisione del parlamento della Republika Srpska (Rs), l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina, di conferire attestati di riconoscenza e ringraziamento a tre ex alti dirigenti della Rs processati e condannati per crimini di guerra dal Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi). Tra loro anche Radovan Karadzic.
"Glorificando criminali di guerra il parlamento della Republika Srpska si è posto al di fuori dei valori europei e di civiltà'", e le autorità serbo-bosniache "hanno perso una occasione di presentare la Republika Srpska come una entità politicamente matura, moderata e progressista nei confronti di tutti i popoli e i cittadini che ne fanno parte", ha aggiunto Inzko. Una dura condanna è giunta anche dalla rappresentanza dell'Unione europea a Sarajevo e dalla locale ambasciata statunitense.
In occasione di una seduta solenne tenuta ieri dal parlamento della Rs per i 25 anni della sua formazione, sono stati conferiti attestati di elogio e riconoscenza a varie istituzioni, organizzazioni e singoli cittadini. Fra questi, per il loro contributo alla creazione del primo parlamento serbo-bosniaco nel 1991, anche Radovan Karadzic, Biljana Plavsic e Momcilo Krajisnik, ex alti dirigenti serbo-bosniaci, tutti processati e condannati per crimini di guerra e dal Tpi all'Aja.
Karadzic, ex presidente della Rs, è stato condannato in primo grado a 40 anni di carcere e attende il processo di appello. Plavsic e Krajisnik - rispettivamente ex vicepresidente ed ex capo del parlamento Rs - sono stati condannati a dure pene detentive e rilasciati dopo aver scontato parte della pena.
ats ansa
