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STATI UNITITorna l'incubo «emailgate» per Hillary Clinton

22.08.16 - 20:37
Torna l'incubo «emailgate» per Hillary Clinton

WASHINGTON - Proprio quando sembrava un capitolo chiuso, torna l'incubo "emailgate" per la candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti Hillary Clinton che potrebbe vedere una nuova "ondata" di sua corrispondenza del periodo in cui era a capo del dipartimento di Stato, diffusa pubblicamente proprio a ridosso dell'election day il prossimo 8 novembre.

È un giudice federale ad imporlo, dopo che l'Fbi - già incaricata di indagare sulle e-mail ricevute e inviate da account e server privati di Hillary Clinton quando era capo della diplomazia americana - è incappata in un'altra montagna di corrispondenza: 15mila e-mail per la precisione, che vanno ad aggiungersi alle 30mila già recuperate, consegnate all'Fbi e da questa analizzate giungendo alla conclusione che, pur constatata la "grave negligenza", non vi sono i termini per procedere contro la ex segretario di Stato.

Adesso però il dipartimento di Stato deve spulciare questa nuova montagna di corrispondenza (14.900 e-mail), presumibilmente parte di quel materiale 'scartato' in quanto considerato di natura personale e non rilevante nel giudicare l'operato di Hillary Clinton segretario di Stato, e deve farlo in fretta, a partire dal 22 settembre, comunicando anche un calendario per la diffusione.

Naturalmente da Foggy Bottom si garantisce massima collaborazione, lasciando intendere tuttavia che il lavoro è molto e i tempi sono stretti. Intanto lo staff di Hillary Clinton minimizza affermando che dubita ci sia granché di interessante tra le nuove e-mail ma che comunque è a favore delle pubblicazione di qualsiasi cosa non sia di natura personale.

Però non ci voleva: proprio adesso che la candidata democratica sembra assestatasi su un 'comodo' vantaggio nei sondaggi rispetto a Donald Trump tornare su questo tasto vuol dire ricordare all'America che su Hillary è e resta diffidente.

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