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SERBIA / CROAZIALegge sui crimini di guerra, scintille fra Serbia e Croazia

21.07.16 - 20:26
Legge sui crimini di guerra, scintille fra Serbia e Croazia

BELGRADO - Si inasprisce la polemica tra Serbia e Croazia sul problema della giurisdizione serba per i crimini di guerra sull'intero territorio della ex Jugoslavia. Anche dopo l'apertura lunedì scorso dei due capitoli negoziali 23 e 24 fra Serbia e Ue (giustizia, diritti fondamentali, libertà sicurezza), sui quali per mesi la Croazia aveva posto il veto, il governo di Zagabria non intende cedere e continua a incalzare Belgrado chiedendo la rinuncia a tale giurisdizione.

Non passa giorno senza una presa di posizione critica da parte croata, e ieri il ministro degli esteri Miro Kovac aveva minacciato apertamente 'gravi conseguenze' nel caso la Serbia dovesse arrestare un cittadino croato con l'accusa di crimini di guerra.

Oggi il collega serbo Ivica Dacic gli ha risposto con una dichiarazione infuocata affermando che il comportamento del governo croato "ha superato tutti i limiti del normale".

In Croazia dilaga ormai una "isteria antiserba" - ha osservato Dacic che chiede a Zagabria il perchè non sollevi la stessa questione con gli oltre dieci Paesi Ue che hanno la medesima giurisdizione universale per i crimini di guerra, compresa la Germania.

"Con questo comportamento la Croazia non è un problema per la Serbia ma per l'Europa", ed è tempo che il governo di Zagabria ponga fine a un tale "sporco teatrino" a fini interni che "danneggia l'intera regione". Riferimento questo alla campagna elettorale già in corso in Croazia in vista del voto anticipato dell'11 settembre.
 
 

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