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STATI UNITINel Michigan spunta il "presepe" satanico

22.12.14 - 19:19
La "Natività del Serpente" contro il Presepe di Gesù, Giuseppe e Maria
Nel Michigan spunta il "presepe" satanico
La "Natività del Serpente" contro il Presepe di Gesù, Giuseppe e Maria

LANSING - La "Natività del Serpente" contro il Presepe di Gesù, Giuseppe e Maria: un gruppo di seguaci di Satana contro il simbolo del Natale cristiano. Sta succedendo in Michigan, dove il tempio Satanico di Detroit ha deciso di sfidare le tradizionali celebrazioni dell'Avvento, piazzando in bella vista, su suolo pubblico, una rappresentazione blasfema della festività: davanti al Capitol dello Stato, a Lansing, è stata così eretta una scena che rappresenta un lungo serpente avvolto intorno alla croce di Satana, mentre offre il volume "Rivolta degli Angeli".

La provocazione non è rimasta senza risposta: sullo stesso piazzale, da venerdì scorso, il senatore repubblicano del Michigan Rick Jones, appena avuta notizia dell'iniziativa satanica, si è affrettato a mettere su una natività cristiana. Ogni sera, entrambe le installazioni - secondo le leggi dello Stato - vanno smantellati e rieretti il giorno dopo.

Cantori di musiche sull'arrivo del Salvatore si radunano davanti al Capitol per rafforzare il messaggio cristiano e offrire una sorta di riparazione di fronte al messaggio demoniaco: "Siamo lieti di rappresentare la Luce e non l'Oscurità", ha dichiarato Jones. La portavoce del Tempio Satanico, Jex Blackmore, sinistramente vestita di bianco e nero, ha cercato tuttavia di mettere le mani avanti assicurando alle tv Usa che il suo gruppo non venera davvero Satana, ma promuove l'individualismo e valori non conservatori: "Il fatto che il nostro governo promuova una sola modalità per la celebrazione della stagione natalizia è un problema per noi. In Michigan esiste una comunità con punti di vista diversi", ha sentenziato. Secondo Blackmore, il gruppo starebbe ricevendo minacce tramite i social media e avvertimenti che i suoi seguaci "bruceranno all'inferno".

I curiosi accorrono intanto a vedere la disfida dei "presepi". Martin Diller, 28enne reduce dall'Iraq, appena uscito dalla messa, non si mostra scandalizzato. E invoca il mantra del rispetto "dell'espressione di credo diversi". A suo dire, gli Usa manderebbero i loro militari a combattere in giro per il mondo "proprio per questo".

 

ats 

 

 

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