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STATI UNITIContro la crisi boom d'iniezioni di testosterone

10.02.12 - 16:55
I trader di Wall Street ricorrono al "doping" per restare dinamici e sopportare la concorrenza dei giovani ed aggressivi
Foto Keystone / AP Richard Drew
Contro la crisi boom d'iniezioni di testosterone
I trader di Wall Street ricorrono al "doping" per restare dinamici e sopportare la concorrenza dei giovani ed aggressivi

NEW YORK - Iniezioni di testosterone all'ombra del Toro di Wall Street: è l'ultima arma segreta di trader che non vogliono rassegnarsi a perdere il posto in tempo di crisi. Il "Financial Times" parla oggi di un vero e proprio boom di terapie ormonali tra gli operatori della borsa di New York che cercano di sopravvivere ai tagli e alla concorrenza di colleghi più giovani e naturalmente aggressivi.

La domanda di assistenza medica per restare "alpha male" e mantenersi competitivi in una fase critica in cui molte società mandano a casa chi non rende a sufficienza è arrivata a tal punto che una società di Las Vegas, la Cenegenics, sta per aprire a settimane un ambulatorio specializzato a pochi passi dalla sede della New York Stock Exchange. "Da quando è cominciata la recessione molti più uomini vogliono giocare al meglio. Sono sotto stress, e lo stress abbassa il livello del testosterone", ha spiegato al giornale Lionel Bissoon, un osteopata che si è riconvertito alla somministrazione di terapie ormonali a manager e broker "bruciati" dalla crisi.

Per molti, secondo il dottor Bissoon, l'iniezione è l'ultima spiaggia per reggere al ricambio generazionale: "Un paziente mi ha detto: ci sono tanti ragazzi prodigio sotto di me, e tutti pronti a prendere il mio posto". Non è solo una strada scelta da trader maschi: l'ex osteopata ha rivelato che tra i suoi clienti c'è anche qualche donna che prende il testosterone per una iniezione di fiducia nelle sue capacità lavorative. Alle pazienti vengono date dosi inferiori a quelle dei colleghi: tra gli effetti collaterali c'è infatti quello, decisamente sgradito, della crescita della barba.

Non è da oggi che la scienza medica ha stabilito un rapporto tra testosterone e Wall Street: c'è chi sostiene che troppo ormone maschile nel sangue, una cultura masochista e eccessivo sprezzo del pericolo sarebbero all'origine della crisi degli ultimi anni. E tuttavia, a quanto pare, molti operatori di borsa sono convinti che proprio questi tratti darebbero loro una marcia in più per sopravvivere al "downturn": "Con migliaia di posti di lavoro a rischio nei prossimi mesi c'e il timore diffuso che solo i più forti sopravviveranno", scrive il giornale finanziario.

Ats Ans

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