Il colosso nipponico dell'auto ha spiegato in un comunicato che "la produzione sarà fermata per diversi giorni alla fine di aprile e all'inizio di maggio, poi riprenderà a ritmo ridotto per tutto maggio, allo scopo di poter utilizzare i componenti disponibili dopo il terremoto dell'11 marzo nell'est del Giappone".
Le fabbriche interessate sono quelle di assemblaggio di Onnaing (Francia), Burnaston (Gran Bretagna) e Adapazari (Turchia), e le fabbriche di produzione di motori di Jelcz-Laskowice (Polonia) e Deeside (Gran Bretagna).
Le attività si fermeranno il 21 e 22 aprile, dal 25 al 29 aprile e il 2 maggio.