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ITALIANuovo affondo di Tremonti: "Le banche non fanno il loro mestiere"

01.02.10 - 22:11
Tremonti in un un incontro a Milano: "L'impressione è che i banchieri sia in vacanza, sia al lavoro, sia locali, sia centrali facciano qualcosa che non è il loro mestiere, e che i governi non facciano qualcosa che è nel loro dovere"
Keystone / Ap Geert Vanden Wijngaert
Nuovo affondo di Tremonti: "Le banche non fanno il loro mestiere"
Tremonti in un un incontro a Milano: "L'impressione è che i banchieri sia in vacanza, sia al lavoro, sia locali, sia centrali facciano qualcosa che non è il loro mestiere, e che i governi non facciano qualcosa che è nel loro dovere"

MILANO -Nuovo, ennesimo, affondo di Giulio Tremonti contro le banche e i banchieri. Il ministro italiano dell'economia, tra i relatori di un incontro a Milano dal titolo 'Obama e l'Europa: vicini o lontani?' promosso da Aspenia e Ispi, dice poche frasi ma lapidarie: "L'impressione è che i banchieri sia in vacanza, sia al lavoro, sia locali, sia centrali facciano qualcosa che non è il loro mestiere, e che i governi non facciano qualcosa che è nel loro dovere".

Davos, "la montagna incantata" -  Il riferimento al recente forum di Davos, che Tremonti definisce "la montagna incantata", e alla riforma su tre pilastri della finanza indicata dal Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, non è esplicito ma, comunque, palese. E, come avvenuto nel fine settimana, il ministro ribadisce che "'e' difficile pensare che la prossima crisi si eviti con la tecnica".

Emma Marcegaglia: "Nuove per la finanza" - Sul tema della finanza interviene anche il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che, seduta accanto a Tremonti, chiede "nuove regole" per la finanza e invita a una riflessione "sugli effetti della separazione delle attività di trading delle banche dalla loro attività" più istituzionali. Per Marcegaglia "bisogna farlo senza populismo e demagogia" e, in particolare, "nelle nuove regole per la finanza l'Europa deve fare un passo avanti, altrimenti - sostiene - si rischiano regole favorevoli agli Stati Uniti e alle loro banche", non utili "alle banche europee".

Basilea 3 e il "credit crunch" - Nel suo intervento Tremonti tocca anche la questione di 'Basilea 3'. Secondo il ministro "é la via diretta per produrre, laddove viene applicata, il credit crunch". Un tema, quello delle nuove regole sulla patrimonializzazione della banche sollevato anche a Davos dal direttore generale di Mps Antonio Vigni, secondo il quale le nuove norme non devono penalizzare gli istituti di credito e le pmi italiane. Parole sostenute oggi dal presidente di Banca delle Marche, Michele Ambrosini, che rileva come Basilea 3 debba premiare chi sostiene l'economia.

Con Usa e Cina anche l'Europa - Ma l'intervento di Tremonti, al convegno Aspenia-Ispi, tocca anche la questione dei rapporti esclusivi Cina-Stati Uniti. Per il ministro dell'Economia è meglio un G3 di un G2, perché "i tavoli con due gambe non stanno in piedi, ce ne vogliono almeno 3", e in questo discorso "l'Europa e fondamentale". Poi, a proposito di Unione europea e di una maggiore coesione tra i singoli Stati, Tremonti usa l'ironia e dice: "Dopo l'Erasmus sarebbe fantastico avere una squadra di calcio comune".

Foto d'apertura: Keystone / Ap Geert Vanden Wijngaert
 

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