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Negli ultimi giorni, inoltre, la Federal Communication Commission (Fcc) ha scritto a Apple, Google e At&t (la compagnia telefonica che negli Usa opera in esclusiva sull'iPhone) per cercare di ottenere informazioni e chiarimenti sul no di Apple all'utilizzo dell'applicazione Google Voice sull'iPhone.
I nuovi prodotti lanciati da Google sono in forte concorrenza con Apple e questo complica - constatano gli analisti - il rapporto fra Schmidt e il cda della società di Cupertino.
Il primo motore di ricerca al mondo ha lanciato da poco il sistema operativo Chrome OS, che rappresenta un potenziale rivale del sistema Mac. Ma la sfida più serrata è sul segmento delle telecomunicazioni, con Google che punta a sfidare con Android l'iPhone.
La posizione di Schmidt all'interno dei due cda aveva destato sospetti e preoccupazione anche da parte della Fcc: la normativa americana prevede che le autorità possano intervenire nel caso in cui i membri del cda siedano in consigli di amministrazione di due società concorrenti e il loro ruolo possa in qualche modo ridurre la concorrenza.
L'amministratore delegato Steve Jobs ha spiegato: "Sfortunatamente, con la maggiore penetrazione di Google nel core business di Apple, con Android e Chrome Os, l'efficacia di Eric nel consiglio di amministrazione di Apple sarebbe ridotto, in quanto sarebbe costretto a rinunciare a molte delle nostre riunioni a causa del potenziale conflitto di interessi. Per questo abbiamo ritenuto di comune accordo che fosse il momento adatto per Eric di lasciare il board di Apple".
"Mi è piaciuto molto sedere nel consiglio di amministrazione di Apple - ha osservato Schmidt -: è una società fantastica. Ma come Apple ha spiegato oggi abbiamo ritenuto che aveva un senso per me lasciare ora".
