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RYANAIRRyanair si lascia alle spalle il trimestre «più impegnativo» della sua storia

27.07.20 - 12:30
La low cost esce con le ossa rotte dalla pandemia, ma conta di tornare al 70% dell'operatività in settembre.
Keystone
Fonte Ats
Ryanair si lascia alle spalle il trimestre «più impegnativo» della sua storia
La low cost esce con le ossa rotte dalla pandemia, ma conta di tornare al 70% dell'operatività in settembre.

DUBLINO - Maxi rosso da 185 milioni di euro per Ryanair fra aprile e giugno (primo trimestre dell'anno finanziario). La compagnia lo definisce il periodo «più impegnativo» nei suoi «35 anni di storia». La perdita si confronta con un utile netto di 243 milioni nello stesso periodo del 2019, mentre i ricavi sono scesi del 95% da 2,312 miliardi a 125 milioni.

Alla base dei risultati, ovviamente, lo stop provocato dalla crisi Covid-19, che ha fatto sì che «oltre il 99% della flotta» sia stata «messa a terra da metà marzo a fine giugno» con un numero di passeggeri crollato da 42 milioni a 500 mila (-99%). Per i voli che hanno comunque operato le proprie rotte il fattore di carico è sceso di 35 punti, dal 96 al 61%.

Il primo luglio, il gruppo Ryanair ha ripreso i voli sulla maggior parte della sua rete e stima di raggiungere nel mese in corso una operatività di circa il 40% del normale, prevista in aumento a circa il 60% ad agosto e al 70% a settembre.

Ryanair indica fra l'altro la possibilità di avere in flotta i Boeing 737-MAX-200 prima della fine del 2020, un modello che potrebbe aumentare entro i prossimi 5 anni il numero totale dei passeggeri del gruppo a quota 200 milioni.

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