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EUROPALa dura crisi del mercato delle auto

16.07.20 - 18:58
La ripresa in Europa rimane ancora lontana, l'unica luce positiva giunge dalla Francia
Archivio Keystone
Fonte A. Angotti / ats ans
La dura crisi del mercato delle auto
La ripresa in Europa rimane ancora lontana, l'unica luce positiva giunge dalla Francia

TORINO - Il mercato europeo dell'auto - Unione Europea, Regno Unito e Paesi Efta - registra ancora un forte calo a giugno, inferiore però a quello di maggio quando le vendite sono state il 56,8% in meno dello stesso mese del 2019. Fa eccezione la Francia grazie al piano di incentivi varato da Macron.

Secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei, le immatricolazioni a giugno sono 1'131'843, il 24,1% in meno dello stesso mese del 2019.

Il consuntivo dei primi sei mesi dell'anno è di 5'101'669 auto vendute, pari a una perdita di circa 3,3 milioni di auto e a una flessione del 39,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

«Rispetto a maggio il mercato a giugno è ripartito, ma una vera ripresa è lontana e per colmare il divario con il 2019 il percorso è lungo e accidentato» commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor. «Il semestre - spiega - vede tutti i mercati dell'area in profondo rosso con un calo minimo del 21,4% in Finlandia e massimo del 54,4% in Croazia. In questo contesto brilla una piccola luce. Viene dal mercato francese che cresce dell'1,2% su giugno 2019, primo effetto del massiccio piano di incentivi varato dal Governo Macron che ha destinato all'auto 8 miliardi».

«Il recupero delle vendite si prospetta lento e difficoltoso, visto il tremendo impatto della crisi legata all'emergenza sanitaria sull'economia europea e l'incertezza sulle evoluzioni dei prossimi mesi», osserva invece Paolo Scudieri, presidente dell'Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica).

Continua a perdere terreno anche Fca, che ha comunicato il nome, Stellantis, del nuovo gruppo che nascerà con Psa. «Siamo convinti che questa fusione incarni il coraggio e lo spirito visionario che hanno portato alla nascita dell'industria automobilistica oltre un secolo fa. Per noi è un onore e un privilegio far parte di questo progetto straordinario, grazie al quale ci accingiamo ad unire alcuni tra i più importanti marchi della storia dell'automobile sotto il nome di Stellantis che avrà un ruolo decisivo nel definire il futuro del nostro settore», hanno scritto ai dipendenti del gruppo il presidente John Elkann e l'ad Mike Manley.

Fca ha immatricolato a giugno 64'927 auto, il 28,2% in meno dello stesso mese del 2019. La quota scende dal 6,1 al 5,7%. Nei sei mesi le auto vendute dal gruppo sono 290'562, in calo del 46,3% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso. La quota è pari al 5,7% (era il 6,4%). Tra i principali mercati europei, Fca (Fiat in particolare) ha registrato risultati positivi in Germania e nel Regno Unito.

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COMMENTI
 

Benj1986 3 anni fa su tio
Meglio così

The Osage 3 anni fa su tio
Non so come sarà. Ma sicuramente molti pensavano che ci poteva essere in questo momento un risparmio per acquistare le auto visto che gli stock. Cosa che mi sa non è. Poi noi in Svizzera abbiamo un importatore che ormai gestisce la maggior parte delle marche e fa il bello e il brutto tempo, sopratutto con il leasing e suoi tassi. Credo che le vendite stenteranno a crescere, alla gente a cui mancano i soldi e sopratutto certezze sul futuro lavorativo/economico può star bene continuare con i veicoli attuali.
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