Secondo l'agenzia Moody's la macroregione è molto esposta alla crescita del protezionismo e ai rischi geopolitici
BRUXELLES - L'agenzia di rating Moody's indica una «prospettiva negativa» per il merito di credito degli Stati dell'Eurozona nel 2020. Lo scrive in una nota in cui sostiene che pesa «l'impatto sulla crescita regionale delle condizioni globali in peggioramento, così come gli elevati livelli di debito pubblico e i margini di compensazione (buffer) limitati».
In particolare Moody's vede «rischi per una crescita economica già sotto pressione e bassi margini fiscali e vincoli di politica monetaria in grado di assorbire eventuali shock».
Secondo gli analisti di Moody's l'Eurozona è «molto esposta alla crescita del protezionismo e dei rischi geopolitici», mentre la «frammentazione politica» in diversi Paesi «sta ostacolando l'impulso delle riforme e probabilmente potrebbe rallentare la capacità di risposta politica a problemi esterni e interni».
«La nostra prospettiva negativa per l'Eurozona - spiegano gli analisti - rispecchia la limitata disponibilità per la maggior parte degli stati membri di strumenti per reagire a un ambiente esterno in peggioramento».
«Il peggioramento dell'ambiente globale - sottolinea l'autrice dello studio Kathrin Muehlbronner - peserà sulla crescita economica degli Stati membri nel 2020, nonostante la capacità di resistenza della domanda interna, le facilitazioni di politica monetaria e alcune agevolazioni fiscali siano in grado di mitigarne l'impatto». La crescita attesa del Pil nel 2020, è «pari all'1,2%, poco sopra l'1,1% del 2019».
«Un insieme di politica monetaria espansiva e agevolazioni fiscali - è la conclusione di Moody's - può garantire qualche margine di miglioramento, ma difficilmente può stimolare la crescita».