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MONDOCybercrimine: l'85% degli attacchi è per denaro, la più bersagliata è la Sanità

03.10.19 - 11:22
Sono i dati del Rapporto Clusit sui primi sei mesi 2019. Molto colpita anche la grande distribuzione
Keystone
Cybercrimine: l'85% degli attacchi è per denaro, la più bersagliata è la Sanità
Sono i dati del Rapporto Clusit sui primi sei mesi 2019. Molto colpita anche la grande distribuzione

MILANO - Il cybercrimine, cioè gli attacchi compiuti online per estorcere denaro o dati, sono la principale causa delle aggressioni informatiche mondiali: rappresentano l'85% e segnano un +3,8%.

Tra i settori più bersagliati la Sanità, con 97 attacchi gravi (su 757 globali) pari ad un aumento del 31%. Le tecniche più usate sono phishing e social engeneering (+104%), il «semplice» malware l'arma più diffusa. Sono i dati del Rapporto Clusit sui primi sei mesi 2019. «Siamo a due minuti dalla mezzanotte», è la metafora apocalittica degli esperti.

Riguardo la sanità, osserva il Clusit, mai dal 2011, anno della pubblicazione del primo Rapporto, «questo settore è stato così bersagliato». Il numero di casi censiti, soprattutto con finalità̀ di cybercrimine e furto di dati personali, è aumentato del 98% rispetto al 2017. Segue il settore della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e retail, con un incremento degli attacchi del 40%, mentre diminuiscono gli attacchi gravi verso le categorie Government e Banking-Finance.

Il rapporto Clusit, presentato a Verona in occasione del mese della sicurezza informatica, evidenzia ancora una volta che per conseguire la gran parte dei loro obiettivi i cyber-aggressori possono fare affidamento sull'efficacia di malware (virus malevolo) "semplice", prodotto industrialmente a costi decrescenti (in crescita del 5,1% e saldamente al primo posto in termini assoluti, rappresentando il 41% del totale nel periodo, contro il 38% nel primo semestre 2018); e su tecniche di phishing e social engineering (cioè lo studio del comportamento di una persona al fine di carpire informazioni): questi due vettori d'attacco mostrano infatti una crescita del 104,8% rispetto al primo semestre 2018.
 
 

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