Sono oltre mezzo milioni i lavoratori che hanno incrociato le braccia, facendo perdere circa 1,5 milioni di tonnellate di carbone alla Coal India
NEW DELHI - Miniere di carbone inattive oggi in tutta l'India, con oltre mezzo milione di lavoratori che incrociano le braccia: lo sciopero è stato indetto dai cinque più importanti sindacati del settore, per chiedere il ritiro di un decreto legge, approvato dal governo a fine agosto, che permette ad investitori stranieri di diventare proprietari al 100 per cento degli impianti minerari e di acquisire la maggioranza assoluta di aziende che ne gestiscono l'operatività.
Secondo quanto dichiarato dai sindacati, tutti gli impianti della Coal India e della Singareni Colleries sono fermi: con lo sciopero di oggi la Coal India, società pubblica che copre l'80 per cento della produzione totale, perderà circa 1,5 milioni di tonnellate di carbone.
Nel frattempo, i lavoratori aderenti a un'altra potente organizzazione sindacale, la Bharatiya Mazdoor Sangh, BMS, affiliata all'organizzazione RSS, stanno portando avanti uno sciopero di cinque giorni, con le stesse motivazioni.