Come percentuale della produzione mondiale, è superiore ai cali causati dall'invasione del Kuwait e dalla rivoluzione iraniana
RIAD - La perdita di produzione legata all'attacco agli impianti di Saudi Aramco, in Arabia Saudita, rappresenta il più grande danno determinato da un singolo evento per i mercati petroliferi.
Lo riporta l'agenzia Bloomberg ricordando che la perdita di 5,7 milioni di barili al giorno, generata dall'attacco contro Riad, pari a circa il 5% della produzione mondiale, è superiore ai 5,6 milioni persi nel 1979 con la rivoluzione iraniana e dei 4,3 milioni di barili persi nel 1990 quando l'Iraq di Saddam Hussein invase il Kuwait e nel 1973 in occasione della guerra del Kippur tra Israele e Paesi arabi.
La Russia: «Sulla produzione aspettiamo una risposta da Riad» - La Russia attenderà la risposta di Riad agli attacchi patiti dall'Aramco prima di aumentare la produzione di greggio così da bilanciare i prezzi globali. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato da Interfax.
«L'Arabia Saudita afferma che ripristineranno i volumi nel prossimo futuro. Pertanto, è necessario solo aspettare di vedere cosa possono fare i sauditi e quindi seguire da vicino gli sviluppi sul mercato petrolifero che, senza dubbio, ora è sotto pressione», ha detto Peskov.