L'eliminazione del sostegno sarà graduale, ma l'impostazione dell'istituzione comunitaria non fa l'unanimità
ZAGABRIA - Il Consiglio di amministrazione (Cda) della Banca europea degli investimenti (Bei) ha iniziato la discussione sulla futura politica di prestiti al settore energia, che prevede di eliminare gradualmente il sostegno agli investimenti su fonti fossili.
Il Cda della Bei si è riunito a Zagabria, anticipando come da tradizione il semestre di turno di presidenza dell'Ue, che da gennaio passerà alla Croazia. A quanto si apprende, uno dei punti controversi della bozza di documento sulla futura strategia è il ruolo del gas naturale.
Paesi come Italia e Spagna vorrebbero vedere continuare i finanziamenti su una fonte fossile che rilascia meno CO2 per unità di energia prodotta e può essere utile come fonte di transizione. Altri come la Francia sono contrari. La discussione sarà probabilmente anche parte del Consiglio economia e finanza (Ecofin, composto dai ministri delle finanze degli Stai membri dell'Ue) informale, in programma in Finlandia venerdì. Il Cda Bei tornerà sul punto il 15 ottobre.