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AUSTRALIATorna la febbre dell'oro

02.08.19 - 08:40
Contribuiscono al nuovo gold rush i progressi nelle tecniche di esplorazione e di estrazione e i più alti prezzi
Keystone - foto d'archivio
Torna la febbre dell'oro
Contribuiscono al nuovo gold rush i progressi nelle tecniche di esplorazione e di estrazione e i più alti prezzi

SYDNEY - Nuova corsa all'oro in Australia, negli stessi campi auriferi che richiamarono cercatori da tutto il mondo 150 anni fa, con i prezzi del metallo prezioso a livelli record, spinti dal peggioramento dell'economia mondiale e dalle preoccupazioni geopolitiche per le relazioni dell'amministrazione Usa con Iran, Corea del Nord e Cina.

Da Orange a Bendigo e Kalgoorlie, contribuiscono al nuovo gold rush i progressi nelle tecniche di esplorazione e di estrazione e i più alti prezzi in un mercato storicamente dominato dall'Australia - riporta l'Australian Financial Review.

Secondo il quotidiano finanziario, si prevede che il settore possa estrarre dal suolo oro per un valore record di 22 miliardi di dollari nell'anno finanziario 2019/20. Le vecchie miniere possono aver chiuso quando il prezzo dell'oro era attorno ai 300 dollari Usa l'oncia e adesso supera i 2.000 dollari.

I prezzi crescenti dell'oro hanno fatto riaprire giacimenti in molti paesi, ma le compagnie minerarie australiane hanno un maggior vantaggio nella forma di una valuta più debole, che ha assicurato che i costi australiani denominati siano diventati una proporzione minore dei dollari Usa che ricevono per il loro oro.

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