I video pesano per l'80% del traffico dati mondiale e le tecnologie digitali coprono il 4% delle emissioni globali
PARIGI - Nel 2018 l'energia consumata per la visualizzazione di video online ha generato 306 milioni di tonnellate di CO2, la quantità di gas serra emessa dalla Spagna (1% delle emissioni globali).
Oltre un terzo di queste emissioni (100 MtCO2) sono state generate dai video on demand (per esempio Netflix o Amazon Prime Video), e circa 80 MtCO2 dai video porno, che rappresentano il 27% del traffico totale di dati video.
Sono i numeri di una ricerca del laboratorio d'idee francese The Shift Project, che si batte per la "moderazione digitale": l'organizzazione invita a usare la più bassa definizione possibile, a vietare l'autoplay e a stabilire criteri per la priorità di uso.
I video pesano per l'80% del traffico dati mondiale e le tecnologie digitali coprono il 4% delle emissioni globali. Per dare un'idea, il consumo di video on demand genera emissioni equivalenti a quelle del Cile, mentre i porno quanto quelle di tutte le famiglie francesi (0,2% delle emissioni globali).