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STATI UNITIBill Gross lascia Janus Henderson, finisce l'era del 'Re dei Bond'

04.02.19 - 21:56
Si dedicherà alla gestione dei suoi asset personali e alla sua fondazione di beneficenza
janushenderson.com
Bill Gross lascia Janus Henderson, finisce l'era del 'Re dei Bond'
Si dedicherà alla gestione dei suoi asset personali e alla sua fondazione di beneficenza

NEW YORK - Bill Gross si ritira. Conosciuto come il 'Re dei Bond', una vera leggenda ambulante a Wall Street, Gross lascia Janus Henderson per dedicarsi alla gestione dei suoi asset personali e alla sua fondazione di beneficenza.

Il passo indietro è in parte legato al mancato successo a Janus, dove è arrivato nel 2014 dopo un addio fra le polemiche a Pimco, il Pacific Investment Management Co. che aveva fondato nel 1971 e trasformato in un vero e proprio impero, una potenza del settore obbligazionario con in portafoglio quasi 2000 miliardi di dollari.

A Janus però Gross - che si è definito un 'Justin Bieber di 70 anni' - non è riuscito a riproporre il suo tocco magico offrendo guadagni annuali dell'1%, ben al di sotto dei guadagni stellari offerti durante l'era di Pimco. Solo in dicembre gli investitori hanno ritirato dal Janus Henderson Global Unconstrianed Bond Fund, il fondo che gli faceva capo, 60 milioni di dollari dal fondo, in quello che è stato il decimo mese consecutivo di 'fuga'.

«A un certo punto i manager devono realizzare che non sono più grandi. Altrimenti ci sarà qualcuno che lo dirà loro» commentano alcuni analisti. Nei mesi scorsi l'amministratore delegato di Janus, Dick Weil, aveva ammesso pubblicamente che Gross si era lanciato in alcune «scommesse sbagliate. Ritiene ancora nell'idea di base che l'inflazione non è destinata a finire fuori controllo. Ma ha sbagliato e sbagliato di grosso nel breve termine. E' responsabile e noi siamo responsabili per questo».

Gross si è affermato fra il grande pubblico per le sue 'colorite' lettere agli investitori, in cui si soffermava su vari temi, inclusa la morte del suo gatto e i problemi dell'essere uomo nel mondo moderno. Le sue analisi erano molto seguite. Nel 2016 aveva messo in guardia contro i programmi di acquisto bond portati avanti dalle banche centrali dopo la crisi finanziaria: hanno creato una "supernova" da 10.000 miliardi di dollari «che un giorno esploderà».

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