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FRANCIAFusione Renault-Nissan, Le Maire smentisce

20.01.19 - 18:19
«Sul tavolo non c'è nessuna modifica alla composizione dell'azionariato né alle partecipazioni incrociate» afferma il ministro delle Finanze francese
Keystone / AP
Fusione Renault-Nissan, Le Maire smentisce
«Sul tavolo non c'è nessuna modifica alla composizione dell'azionariato né alle partecipazioni incrociate» afferma il ministro delle Finanze francese

PARIGI - Una fusione tra Renault e Nissan per dare stabilità ed equilibrio al gruppo automobilistico dopo la vicenda dell'arresto di Carlos Ghosn, l'ex presidente considerato il principale artefice del consolidamento dell'alleanza.

A fare pressing in questa direzione, secondo la stampa giapponese, è Parigi, che avrebbe chiesto al Giappone di valutare la possibilità di un 'merger', anche se il ministro delle Finanze Bruno Le Maire ha smentito con decisione.

Rumors da parte di diversi media, tra cui le agenzie Kyodo e Bloomberg, dicono che, secondo alcune fonti vicine al dossier, la richiesta del governo francese, che è il principale azionista di Renault con una quota del 15% (mentre l'azienda francese controlla il 43% della Nissan), sarebbe giunta nel corso dei negoziati a Tokyo tra le delegazioni delle due case auto e riflette la posizione del presidente francese Emmanuel Macron. Nell'incontro dello scorso mese a Parigi tra Macron e il premier giapponese Shinzo Abe a Parigi, tra l'altro, i due leader avevano espresso il desiderio di arrivare a un'alleanza stabile, che includesse anche la Mitsubishi Motors. La Nissan possiede appena il 15% della casa francese, sebbene contribuisca a gran parte della redditività del gruppo, e per questo motivo intende ridurre la sfera di controllo della Renault sul management nipponico, rendendo l'intesa più equilibrata.

Le voci sono state però gelate dalla dichiarazione di Le Maire, che al Journal du Dimanche ha escluso che «sul tavolo» ci sia un'operazione del genere: «Sul tavolo non c'è nessuna modifica alla composizione dell'azionariato né alle partecipazioni incrociate fra Renault e Nissan», ha dichiarato Le Maire, limitandosi a ribadire che la Francia vuole una governance «solida e stabile» alla guida del gruppo.

L'alleanza è stata scossa nei mesi scorsi dalla vicenda di Ghosn, che è stato arrestato a metà novembre e incriminato con le accuse di aver sottostimato i suoi compensi a partire dal 2010, e per abuso di fiducia aggravata, oltre a una serie di illeciti finanziari. Accuse che l'ex top manager nega.

La Nissan nel frattempo ha licenziato Ghosn segnalando l'eccessivo potere nelle mani di una sola persona. L'ex tycoon 64enne - considerato il salvatore della Nissan - era stato mandato in Giappone dalla Renault nel 1999 come direttore operativo, prima di essere promosso a presidente della casa auto nipponica nel 2000 e successivamente ad amministratore delegato tra il 2001 e il 2017. Ghosn continua a ricoprire il ruolo di presidente e amministratore delegato della partner Renault, ma l'azienda francese sta valutando una sua sostituzione considerato il lungo periodo di detenzione e il perentorio rifiuto delle autorità giapponesi a concedere la libertà su cauzione.

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