In vista di ulteriori difficoltà nella guerra commerciale con gli Stati Uniti, la Cina - secondo quanto è stato annunciato domenica - si prepara a iniettare denaro all’interno della propria economia
HONG KONG - La Cina accusa le pressioni americane, perdendo inevitabilmente slancio. Per questo motivo, nel tentativo di rimettersi in carreggiata, si prepara a riversare sul mercato 750 miliardi di yuan, ossia 109 miliardi di dollari, destinati a nuovi prestiti, nel tentativo di sostenere una nuova crescita economica.
Una mossa, questa, secondo l’economista del Macquarie Group Larry Hu - come riporta la Cnn -, «non abbastanza efficace», dato che in questo momento le banche potrebbero essere ancora riluttanti ad emettere nuovi prestiti.
La Cina, al fine di far fronte all’emergenza, ha già comunque introdotto anche altre misure, tagliando, ad esempio, le spese infrastrutturali e rendendo la politica monetaria più flessibile.
«L'economia cinese ha chiaramente bisogno di sostegno», ha detto Wei Yao, economista presso Société Générale, il quale per i prossimi trimestri prevede un ulteriore rallentamento.
Secondo gli analisti, inoltre, l’ultima mossa di Pechino rischia di indebolire ulteriormente la valuta cinese, che quest’anno, rispetto al dollaro, è in calo di quasi il 6%.