Dopo l’annuncio ufficiale della vendita del brand a Michael Kors - che diventerà Capri Holdings -, Donatella Versace ha rilasciato le prime dichiarazioni alla stampa italiana
MILANO - La stilista è piena di entusiasmo, raccontando della vendita e di quanto sia stato importante questo passo per la crescita a lungo termine «di un’azienda che finora è stata un’azienda di famiglia». Ora Capri Holdings controllerà, oltre a Versace, Michael Kors e Jimmy Choo.
«Non era necessario che restassimo azionisti — spiega al Corriere della Sera, parlando anche a nome del fratello Santo e della figlia Allegra — Abbiamo deciso di farlo per far capire a tutti quanto crediamo in questo progetto e quale entusiasmo mettiamo nell’iniziare questo nuovo capitolo della Versace».
A quanto ammonta la partecipazione dei Versace nella holding non è però stata rivelata: «Si tratta di una quota importante — aggiunge la stilista senza entrare nei dettagli — e mi sembra che il fatto che tutta la famiglia abbia reinvestito nella Capri Holdings parli da sé».
Per quale motivo il brand non è stato venduto a un gruppo italiano? «Perché nessuno me l’ha chiesto — ha risposto Donatella — Nell’ultimo anno Versace è stata avvicinata da tante persone: francesi, americane, ma nessun italiano...».
A Repubblica la stilista ha affidato un ricordo del fratello Gianni, ucciso a Miami nel 1997: «Mi ha insegnato ad essere coraggiosa e a non guardare mai indietro - ha detto - Per restare al vertice oggi bisogna svilupparsi digitalmente a livello globale. Non avremmo mai potuto investire abbastanza in questo senso». Della scelta «Gianni sarebbe contento», ha concluso.