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CINA«Gli Stati Uniti stanno aprendo il fuoco sul mondo»

05.07.18 - 08:16
Il ministero del Commercio cinese mette in guardia sugli effetti delle mosse americane
Keystone
«Gli Stati Uniti stanno aprendo il fuoco sul mondo»
Il ministero del Commercio cinese mette in guardia sugli effetti delle mosse americane

PECHINO - Gli Usa stanno «aprendo il fuoco» sul mondo con la minaccia di dazi, colpendo il processo globale di produzione e distribuzione: il ministero del Commercio cinese mette in guardia sugli effetti delle mosse americane assicurando che Pechino reagirà all'istante contro la stretta all'import 'made in China'.

I dazi americani per 34 miliardi di dollari saranno efficaci tra circa 24 ore: alle 00:01 di venerdì, mentre Pechino risponderà nello stesso giorno, ma a causa delle 12 ore di fuso orario lo farà poco dopo mezzogiorno (le 6:00 in Svizzera).

«Se gli Usa decidono di applicarli, i dazi saranno caricati sulle compagnie di tutto il mondo, anche su quelle americane e cinesi», ha detto Gao Feng, portavoce del ministero del Commercio, nella conferenza stampa settimanale. «Le misure Usa stanno essenzialmente attaccando il processo di produzione e valore globale. In termini semplici, gli Usa stanno aprendo il fuoco sul mondo intero, inclusi se stessi».

La Cina, tuttavia, non cederà il passo di fronte «a minacce e ricatti» e «non vacillerà dalla sua determinazione di difendere il libero commercio e il sistema multilaterale». Sull'ipotesi che le società Usa diventino target delle «misure qualitative» di Pechino in caso di rapida escalation della guerra commerciale, Gao ha replicato che il governo cinese proteggerà i diritti delle compagnie straniere attive nel Paese.

«Continueremo a stimare il potenziale impatto sulle aziende della guerra commerciale iniziata dagli Usa, mitigando possibili shock», ha detto il portavoce, secondo cui il commercio estero della Cina è visto su un passo stabile nella seconda metà 2018.

I dazi sull'import made in China colpirà sia imprese cinesi sia straniere: Gao ha spiegato che su queste ultime, in gran parte anche americane, ricadrà l'onere di 20 dei 34 miliardi di dollari decisi dall'amministrazione di Donald Trump.

Il tycoon, inoltre, ha minacciato una potenziale stretta fino a 450 miliardi di dollari in caso di reazioni da parte di Pechino, con lo scontro destinato a scuotere ancora di più i mercati azionari, valutari e delle materie prime.

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