Suntory è la prima azienda a prendere una decisione senza precedenti: sospendere la produzione del suo prodotto più rinomato
TOKYO - Qualcuno se lo ricorderà in Lost in Translation: e lì potrà ancora vederlo. Quanto ad assaggiarlo, se ne riparlerà fra anni, forse: a partire da settembre il whisky Hibiki invecchiato 17 anni, venduto dentro l'originale bottiglia a 24 sfaccettature che rappresentano le ore del giorno, non sarà più sul mercato.
Idem per l'Hakushu 12 anni, già dal prossimo mese. Suntory ha deciso di sospenderne la produzione: non riesce a stare al passo con la domanda, cresciuta in misura esponenziale a seguito dei riconoscimenti guadagnati nel mondo così come a un dramma tv dedicato nel 2014 alla storia del fondatore dell'altro celebre marchio, Nikka.
I giapponesi stessi l'hanno così riscoperto: le spedizioni nazionali di whisky sono più che raddoppiate in dieci anni, da 60,9 milioni di litri nel 2007 a 137 lo scorso anno, secondo la Japan Spirits & Liqueurs Makers Association.
Pensare che sono una quindicina d'anni fa se ne beveva pochissimo: i giovani tendevano ad evitare l'alcol. Oggi invece il Paese è alle prese con crescenti problemi di alcolismo, anche fra le donne. Non è raro vederle smaltire la sbornia per strada, semi-addormentate all'alba.
Secondo gli esperti, sono solo i primi di una serie di prodotti che verranno d'ora in poi ritirati. «Riprenderemo la produzione quando saremo in grado di garantirla», ha dichiarato una portavoce di Suntory. Ci crediate o no, c'è da scommettere invece che nelle prossime settimane i collezionisti faranno a gara per accaparrarsi quel poco che resta, a costo di pagarlo a peso d'oro...