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UNIONE EUROPEALa BCE alza le stime di crescita

08.03.18 - 16:04
Per il 2018 previsto un +2,4% nell'Eurozona:«Tassi più forti del previsto».
Keystone
La BCE alza le stime di crescita
Per il 2018 previsto un +2,4% nell'Eurozona:«Tassi più forti del previsto».

FRANCOFORTE - La Banca centrale europea (BCE) ha alzato le stime di crescita per l'Eurozona al 2,4% dal 2,3% per il 2018, mantenendo l'1,9% atteso per il 2019 e l'1,7% per il 2020. Lo ha detto il presidente della BCE Mario Draghi, sottolineando che «i dati ci confermano la forte e diffusa spinta della crescita dell'Eurozona, attesa nel breve termine a tassi più forti del previsto».

Un «protezionismo in aumento» e altri fattori globali, come l'andamento del cambio dell'euro, potrebbero rappresentare dei rischi per la crescita attesa per l'Eurozona, ha aggiunto Draghi.

Azioni unilaterali sul commercio estero sono "pericolose", ha ancora osservato Draghi dopo l'annuncio di tariffe sull'import di acciaio e alluminio negli USA da parte dell'amministrazione Trump. "Se metti tariffe contro i tuoi alleati, ci si chiede: Chi sono i nemici?"

Riguardo all'inflazione la BCE ha mantenuto la sua stima sull'inflazione dell'Eurozona a 1,4% per il 2018, ha limato all'1,4% quella per il 2019 dall'1,5% stimato in precedenza e mantenuto stabile all'1,7% quella per il 2020.

«Un notevole stimolo monetario è ancora necessario per sostenere l'inflazione nel medio termine», notato il presidente della banca centrale europea.

La decisione del consiglio direttivo della BCE di eliminare la possibilità di aumentare gli acquisti mensili di bond condotti attraverso il quantitative easing (QE) è stata «unanime» ed «è essenzialmente una decisione che guarda al passato senza implicazioni sulle aspettative», ha aggiunto.

Dando una risposta generale a una domanda sulla possibilità che dopo le elezioni l'Italia faccia marcia indietro sulla riforma delle pensioni e sul jobs act, Draghi ha sottolineato che, «parlando in termini generali, il bilancio pubblico è di massima importanza nei paesi ad alto debito». Del caso specifico «Non ne abbiamo discusso oggi», ha comunque precisato.
 
 

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