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Il finanziamento della produzione obbligherà la compagnia alla sua prima emissione di bond, per 1,5 miliardi di dollari di valore
PALO ALTO - Sconfinare dal mercato di nicchia a quello di massa ha un costo. E non indifferente, per Tesla, che ha lanciato la sua Model 3 a 35mila dollari prezzo base. Per finanziarla, e sconfiggere così la concorrenza di Ford e Chevrolet, è ora pronta a raccogliere finanziamenti per 1,5 miliardi di dollari, in quella che sarà la sua prima vendita di bond.
«Si tratterà di obbligazioni senior non garantite; tassi di interesse, prezzi di rimborso e altri dettagli non sono ancora stati definiti», ha dichiarato la società, annunciando la decisione.
Giusto una settimana dopo le prime trenta consegne, ecco dunque il tentativo di generare liquidità tramite il mercato del debito. Con buone probabilità di saldarlo, in un futuro neanche troppo lontano, grazie ai 518mila ordini che ha proclamato di aver già ricevuto. «Vogliamo utilizzare i proventi per rafforzare il bilancio in questo momento di importante scalata del mercato. Non stiamo considerando un aumento di capitale», ha dichiarato Elon Musk.
Secondo i risultati del secondo trimestre pubblicati settimana scorsa, Tesla attualmente detiene oltre 3 miliardi di dollari cash, in flessione di 360 milioni dalla fine del 2016. Più che raddoppiati, in un solo anno, i ricavi delle vendite: da giugno 2016 a giugno 2017 si è passati da oltre 1,9 a 4 miliardi di dollari. Circa 2 miliardi di capitale saranno ora utilizzati per la produzione di Model 3, la costruzione di una mega fabbrica di batterie agli ioni di litio in Nevada e il consolidamento delle infrastrutture per la ricarica delle auto elettriche nel mondo.
