Cerca e trova immobili

ITALIAPadoan: «Banche e Bce: opacità nei criteri di vigilanza»

29.12.16 - 08:23
Il ministro dell'Economia italiano in merito a Mps vorrebbe qualche informazione in più sui criteri utilizzati per la richiesta di 8,8 miliardi per l'aumento di capitale
Padoan: «Banche e Bce: opacità nei criteri di vigilanza»
Il ministro dell'Economia italiano in merito a Mps vorrebbe qualche informazione in più sui criteri utilizzati per la richiesta di 8,8 miliardi per l'aumento di capitale

ROMA - La richiesta di 8,8 miliardi per l'aumento di capitale di Mps «non è contestabile perché la vigilanza è un'autorità indipendente ma sarebbe stato utile avere dalla Bce qualche informazione in più sui criteri con i quali si è arrivati a questa valutazione». Lo afferma, in un forum al Sole 24 Ore, il ministro dell'Economia italiano, Pier Carlo Padoan: «La mancanza di informazione si traduce in opacità e le cose opache inducono a interpretazioni quasi sempre sbagliate».

Alla domanda se il governo invierà alla Bce una lettera con richieste di chiarimenti, Padoan si limita a osservare che dopo il nuovo piano industriale di Mps ci sarà una "interlocuzione" con le autorità, la Bce e la direzione generale Competitività della Commissione europea, che «ci permetterà di capire l'aumento di capitale considerato effettivamente necessario».

Osserva che il problema nasce dalla mole di sofferenze nei bilanci, che è senza dubbio «un tema europeo e anche italiano, ed è altrettanto chiaro che va affrontato con vari strumenti, e la loro gestione richiede anche un po' di tempo e il ritorno a condizioni macroeconomiche di normalità. Le richieste di capitale della Bce porteranno il Monte dei Paschi a essere una banca iper-capitalizzata».

Allargando il discorso agli altri istituti in difficoltà, Padoan spiega che «quando il governo ha deciso di mettere in campo questi strumenti si è posto l'obiettivo della stabilità finanziaria, e quindi prima togliamo di mezzo possibili focolai di crisi meglio è».

Lascia al Parlamento la valutazione sull'opportunità di un'apposita commissione d'inchiesta, ma "come cittadino" si augura che «la questione bancaria in Italia sia affrontata anche sul piano giudiziario. Perché ci sono responsabilità di singoli manager che hanno prodotto danni rilevanti a investitori, azionisti, risparmiatori e imprese. Queste responsabilità vanno sanzionate, e nel nostro Paese non è stato ancora fatto abbastanza e se non c'è una sanzione per i comportamenti scorretti alla fine chi pensa che le banche siano il male si convince di aver ragione».
 
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE