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ITALIAMuore speronato da un'auto di banditi in fuga a Milano

12.06.14 - 21:59
I malviventi andavano a circa 170 km/h. Nonostante l'impatto sono riusciti ad uscire dal veicolo e fuggire
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Muore speronato da un'auto di banditi in fuga a Milano
I malviventi andavano a circa 170 km/h. Nonostante l'impatto sono riusciti ad uscire dal veicolo e fuggire

MILANO - Forse andava a 170 chilometri orari, comunque a non meno di 150. Secondo i carabinieri era un proiettile l'Audi A4 guidata da tre malviventi in fuga, che questo pomeriggio ha speronato una Jeep sulla tangenziale di Milano, al confine col comune di San Donato Milanese. Un impatto tremendo, fatale per il conducente del fuoristrada, un uomo originario di Milano di 48 anni che è morto sul colpo.

L'Audi ha centrato la vettura come un ariete e, nonostante la sua dimensione, la Jeep si è capottata un paio di volte prima di fermarsi sul fianco. A quel punto per l'automobilista non c'era già nulla da fare. I paramedici del 118 hanno potuto solo constatare il decesso, mentre ai vigili del fuoco italiani è toccato il compito di tagliare l'abitacolo per rimuovere il corpo dalle lamiere accartocciate.

Distrutta anche l'altra auto, eppure i tre banditi a bordo sono riusciti a uscire e a far perdere le proprie tracce approfittando del fatto che i militari erano impegnati a prestare i primi soccorsi alla vittima. Sono ricercati in tutto il territorio del comando provinciale dei carabinieri, che si sono serviti anche di un elicottero messo a disposizione dalla polizia di Stato per individuare i fuggiaschi. Non è ancora chiaro cosa li abbia spinti a fuggire in quel modo.

Attorno alle 17 i carabinieri hanno intercettato l'Audi a Milano, in via Ripamonti. Era un normale posto di blocco, un servizio di routine. Il militare in piedi davanti alla pattuglia ha notato qualcosa di strano nei tre all'interno dell'auto e ha fatto segno di accostare con la paletta.

La risposta all'ordine è stata un'accelerazione improvvisa: l'Audi è partita a folle velocità verso l'ingresso della tangenziale in direzione di Bologna, e si è immessa come un proiettile sull'arteria che iniziava ad affollarsi. Secondo i calcoli dei militari - che saranno poi accertati dalle eventuali perizie disposte dall'autorità giudiziaria - l'auto andava a oltre 150 chilometri orari, forse 170.

Durante l'inseguimento i carabinieri hanno inviato in centrale il numero della targa e hanno scoperto che la vettura era intestata a un noto prestanome che risulta proprietario fittizio di decine di altre. La corsa si è interrotta pochi minuti dopo, all'altezza del confine tra San Donato Milanese e Milano, quando i banditi hanno sbattuto contro il guardrail, lo hanno saltato e centrato la Jeep del 48enne.

La targa è sparita, scaraventata chissà dove a causa dell'impatto. Nell'incidente sono rimaste coinvolte altre due persone: un automobilista di 35 anni che non ha voluto essere accompagnato in una struttura sanitaria, e un motociclista di 36 anni per il quale è stato invece necessario il trasporto all'ospedale di San Donato per lievi traumi. Gravi le ripercussioni sulla circolazione, che è tuttora bloccata.

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