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Nel frattempo le autorità del Montenegro escludono atti illeciti da parte dei propri funzionari
MILANO - L'ex ministro italiano dell'ambiente Corrado Clini, coinvolto in Italia in una inchiesta per corruzione, avrebbe utilizzato una fiduciaria svizzera con sede a Milano per trasferire il denaro, frutto di operazioni illecite, in Svizzera, sembrerebbe a Lugano. I capitali poi, scrive il Corriere della Sera, sarebbero rientrati 'puliti' grazie allo scudo fiscale, e poi sarebbero ritornati in Ticino con la stipula di una polizza assicurativa.
Il Montenegro esclude atti illeciti - Dal Montenegro giungono smentite su possibili irregolarità in operazioni compiute dalle autorità locali unitamente a Clini. L'ex ministro dell'urbanistica Predrag Sekulic ha detto al quotidiano Vijesti che con Clini ha sempre avuto una collaborazione "più che buona" su diversi progetti, e che sono da escludere atti illeciti. "Non è possibile che vi siano stati atti illeciti, dal momento che tutti i contratti dovevano essere sottoposti alla verifica del governo", ha detto Sekulic.
Alla fine del 2012 Clini e Sekulic hanno concluso un accordo per la realizzazione a Podgorica di un 'ecopalazzo', progettato per ospitare il dicastero dell'urbanistica e dipartimenti per la difesa ambientale, tra i primi edifici ecosostenibili in Europa a ospitare organismi di tutela ambientale. Lo stabile, del valore fra i 10 e i 12 milioni di euro, è in fase di costruzione, e le previsioni sono per una conclusione dei lavori entro quest'anno.
Il ministro montenegrino del turismo e dello sviluppo sostenibile Branimir Gvozdenovic da parte sua ha incontrato più volte in passato l'ex ministro Clini per parlare di collaborazione bilaterale in materia di difesa ambientale. Gvozdenovic tuttavia non ha voluto commentare la vicenda giudiziaria di Clini, affermando che si tratta di questioni che "riguardano un altro Paese".
Ats Ans Red
