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FRANCIAScandalo scuote Nicolas Sarkozy

05.03.14 - 21:23
Un suo ex consigliere di fiducia, Patrick Buisson, partecipava alle riunioni con un registratore dittafono in tasca. Ed ora sono emerse registrazioni del 2011 in cui l'ex presidente si lascia in commenti non lusinghieri sui ministri del suo gabinetto
Foto d'archivio (Keystone)
Scandalo scuote Nicolas Sarkozy
Un suo ex consigliere di fiducia, Patrick Buisson, partecipava alle riunioni con un registratore dittafono in tasca. Ed ora sono emerse registrazioni del 2011 in cui l'ex presidente si lascia in commenti non lusinghieri sui ministri del suo gabinetto

Si grida allo scandalo in Francia per i nastri "segreti" che scuotono Nicolas Sarkozy: registrazioni del 2011 di conversazioni tra l'allora presidente della Repubblica ed i suoi consiglieri più stretti, la stessa Carla Bruni, ma anche di commenti - non sempre lusinghieri - su ministri del suo gabinetto: tutto è venuto alla luce del sole e al centro della polemica c'è Patrick Buisson, ex consigliere di fiducia di Sarkozy, che partecipava alle riunioni con un registratore dittafono in tasca, all'insaputa di tutti.

Alcuni estratti di queste conversazioni, tra il politico e il privato, sono stati pubblicati oggi dal sito d'informazione online "Atlantico" e dal settimanale satirico "Le Canard Enchaîné". Ne è seguita un'ondata di reazioni indignate nel partito della destra Ump che, a poche settimane dalle municipali, è in piena tempesta. L'ultimo scandalo riguarda presunti favoritismi di cui è sospettato il segretario del partito, Jean-Francois Copé.

Buisson, 64 anni, "cattolico di tradizione", che ha portato verso idee vicine a quelle del Fronte Nazionale di estrema destra l'ultima campagna presidenziale di Sarkozy (quella perdente del 2012), è ormai giudicato un "traditore" dall'Ump. A sua volta, il partito socialista ha chiesto che sia aperta un'inchiesta parlamentare, perché la divulgazione di colloqui privati di un presidente in carica "è una minaccia al funzionamento della democrazia".

Le registrazioni rese note oggi riguardano commenti su un rimpasto di governo e l'allontanamento di Brice Hortefeux, oltre ai contratti che la Bruni non avrebbe potuto firmare in quanto première dame. Il legale di Buisson assicura che quelle registrazioni servivano al suo cliente da "appunti" e che i nastri venivano regolarmente cancellati. Alcuni però sarebbero stati "trafugati per farne un uso perverso". Questi nastri ora si ritorcono contro Sarkozy, da giorni al centro di voci di un suo ritorno sulla scena politica per le elezioni del 2017.

I nastri, che interessano da settimane la giustizia, potrebbero però contenere informazioni più delicate: Buisson è infatti al centro di un'inchiesta per "favoritismo", in quanto è titolare della società Publifact, alla quale sono stati affidati - senza gare d'appalto - i sondaggi dell'Eliseo durante la presidenza di Sarkozy.

Intanto, le inchieste giudiziarie che coinvolgono Sarkozy si moltiplicano. La stampa ha rivelato che l'avvocato dell'ex presidente, Thierry Herzog, è sotto inchiesta per violazione del segreto istruttorio e favoritismo nell'ambito dello scandalo finanziario Bettencourt, in particolare sulla procedura per circonvenzione di incapace ai danni di Liliane Bettencourt, l'anziana erede del colosso della cosmetica, L'Oréal. Inchiesta nella quale anche Sarkozy è stato già ascoltato dai magistrati.

Proseguono anche le indagini sul presunto finanziamento della campagna elettorale del 2007 da parte del leader libico Gheddafi.

ats

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