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SIRIALa denuncia: "Attacco con gas nervino: 1300 morti. Anche bambini"

21.08.13 - 15:46
L'accusa arriva dalla Coalizione nazionale delle opposizioni siriane. Ma fonti del governo siriano smentiscono l'uso di armi chimiche
Keystone
La denuncia: "Attacco con gas nervino: 1300 morti. Anche bambini"
L'accusa arriva dalla Coalizione nazionale delle opposizioni siriane. Ma fonti del governo siriano smentiscono l'uso di armi chimiche

DAMASCO - Sono circa 1.300 gli uccisi nel presunto attacco chimico commesso la notte scorsa - secondo gli attivisti e testimoni locali - dalle forze siriane fedeli al presidente Bashar al Assad nella regione di Damasco. Lo afferma la Coalizione nazionale delle opposizioni siriane in esilio in un comunicato diffuso da Istanbul.

Si tratta di un bilancio provvisorio e non verificabile in maniera indipendente sul terreno di quello che attivisti definiscono come un massacro nella regione di Damasco, compiuto con non meglio precisati gas tossici lanciati dall'aviazione del regime contro civili. Lo riferiscono i Comitati di coordinamento locale anti-regime, citando fonti mediche e fornendo un bilancio località per località.

Secndo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, decine di persone sono rimaste uccise o ferite nei bombardamenti della notte dell'esercito siriano nelle zone della Ghouta.  "Dopo mezzanotte, le forze del regime hanno intensificato le operazioni militari, ricorrendo all'aviazione e ai lanciagranate, causando decine di morti e feriti" ha reso noto l'Osservatorio.

E' un "crimine odioso" l'attacco "con gas tossico" e il "bombardamento barbaro" costato la vita a centinaia di persone nella regione di Ghuta, nei pressi di Damasco: e' la denuncia della Lega Araba. Il segretario generale, Nabil el Arabi, ha chiesto che "gli ispettori Onu si rechino immediatamente sul posto per indagare sull'uso di armi chimiche".

La Lega Araba ha chiesto agli ispettori dell'Onu sulle armi chimiche di recarsi immediatamente nella regione intorno a Damasco dove l'opposizione ha accusato le forze lealiste di avere oggi impiegato agenti chimici. Ne da' notizia la tv satellitare panaraba Al Arabiya.

Fonti del governo siriano, citate dall'agenzia ufficiale Sana hanno smentito l'uso di armi chimiche in un bombardamento sulla regione della Ghouta, vicino a Damasco, affermando che si tratta solo di "un tentativo di ostacolare il lavoro degli ispettori dell'Onu sulle armi chimiche", attualmente in Siria. Gli ispettori, arrivati domenica, devono accertare l'eventuale uso di agenti chimici in tre localita': una dove il regime accusa i ribelli di averli impiegati, altri due dove sotto accusa sono i lealisti. I movimenti e le attivita' della squadra di ispettori, guidata dallo svedese Ake Sellstrom, sono tenute segrete. Non si sa quindi dove si trovino in questo momento gli esperti delle Nazioni Unite, ma l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ong) ha rivolto un appello a loro e alla Croce Rossa perche' "si rechino immediatamente nelle aree devastate dai bombardamenti per verificare queste informazioni" e "per dare dare assistenza e cure mediche alle persone che ne hanno bisogno".

L'Ue chiede un'"inchiesta immediata e approfondita" sull'uso di armi chimiche in Siria, che se confermato sarebbe "inaccettabile". Lo hanno deciso i ministri degli esteri dell'Unione europea.

 ATS/ANSA

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