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NEW YORKColin Powell: Bush decise guerra da solo gurra in Iraq

10.05.12 - 17:34
Colin Powell: Bush decise guerra da solo gurra in Iraq
NEW YORK - Il presidente George W. Bush non promosse mai un vero dibattito nella sua amministrazione sull'opportunità di andare in guerra contro l'Iraq di Saddam Hussein. Di fatto, decise tutto da solo: parola dell'allora segretario di Stato Colin Powell.

In particolare, Bush non interpellò mai il suo Consiglio per la Sicurezza Nazionale (Nsc), ha scritto Powell nel suo ultimo libro, in uscita il 22 maggio.

In un capitolo, Powell, già capo di stato maggiore interforze ai tempi della prima guerra del Golfo, parla anche di quello che definisce il suo "famigerato" discorso del febbraio 2003 al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in cui espose le "prove" che il rais iracheno disponeva di armi di distruzione di massa, poi mai trovate. Già allora, "il presidente pensava che la guerra non potesse essere evitata", perché Bush "aveva superato la linea, nella sua mente, anche se il Nsc non era mai stato convocato - e mai lo sarebbe stato - per discutere della decisione", ha scritto Powell nel suo libro, dal titolo: "It Worked For Me: In Life and Leadership", di cui alcuni passaggi vengono anticipati dall'Huffington Post.

Il Consiglio per la Sicurezza Nazionale (Nsc) - al tempo presieduto da Condoleezza Rice, che poi prese il posto di Powell nel secondo mandato di George W. Bush - è il principale organismo consultivo del presidente per la sicurezza nazionale e politica estera.

L'Huffington Post sottolinea che le parole di Powell rafforzano una ricostruzione di quegli eventi già venuta alla luce da tempo. Anche l'ex capo della Cia George Tenet nel suo libro del 2007 scrisse ad esempio che "che non ci fu mai un serio dibattito all'interno della amministrazione sull'imminenza della minaccia irachena".

Al contrario, nelle sue memorie pubblicate nel 2010, Bush l'invasione dell'Iraq è stato qualcosa che arrivò a sostenere solo con riluttanza, dopo lunghe riflessioni. Ma Powell, che non risparmia accuse anche all'allora vice presidente Dick Cheney, nel suo libro pensa anche ad alleggerire il fardello che porta ancora per quel discorso-show al consiglio di sicurezza dell'Onu. "Divento matto quando qualche blogger mi accusa de essere un bugiardo. Di essere al corrente che quelle informazioni (presentate all'Onu) erano false. Io non lo sapevo".

ATS
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