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RUSSIAIncendi in Siberia con nube tossica, rabbia del Cremlino

01.10.11 - 17:41
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Incendi in Siberia con nube tossica, rabbia del Cremlino

SIBERIA - Il leader del Cremlino Dmitri Medvedev ha minacciato licenziamenti per l'incapacità delle autorità locali di spegnere gli incendi che da alcuni giorni stanno bruciando 173 ettari nella Siberia orientale, con un fumo tossico che ha ridotto la visibilità a 30 metri a Bratsk, città di 250'000 abitanti.

"Sono sorpreso che né le autorità locali né quelle regionali abbiano fatto degli sforzi adeguati. Tireremo le conclusioni e prenderemo delle misure amministrative", ha commentato Medvedev, riferisce il suo servizio stampa.

Il ministro delle Situazioni d'emergenza, Serghiei Shoigu, in una videoconferenza ha accusato le autorità locali di impotenza e inazione, sostenendo che gli abitanti locali si sono rivolti al suo dicastero per chiedere aiuto. Sul posto sono impegnati oltre 1000 uomini.

Nella città di Bratsk, secondo il quotidiano "Kommersant", la concentrazione di particelle di monossido di carbonio è di 20 volte superiore alla norma. Una situazione che ricorda quella dell'estate 2010, quando un vasto fronte di incendi di boschi e torbiere nella Russia centrale creò un'immensa nube tossica che invase anche Mosca.

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