Un bambino nato in un paese meno sviluppato ha quasi 14 volte più probabilità di morire nei primi giorni di vita di un bambino nato in un paese industrializzato e per ogni bambino che muore, altri 20 subiscono lesioni durante il parto, complicazioni dovute al parto pre-termine o altre patologie neonatali. Anche la malnutrizione delle madri in gravidanza ha uno stretto legame con la malnutrizione neonatale e infantile, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.
La mortalità infantile è strettamente legata alla mortalità materna, anch'essa primato dei paesi poveri, circa mille al giorno (2008), 358'000 l'anno. Il 99% dei decessi materni avviene nei paesi in via di sviluppo, il 97%, in particolare, in Africa e Asia.
Tuttavia il fenomeno ha avuto qualche miglioramento, dal 1990 al 2008 le complicazioni legate alla gravidanza e al parto è diminuito del 34%. Questo tasso di diminuzione, però, è meno della metà di quanto sarebbe necessario per conseguire l'Obiettivo di Sviluppo del Millennio di ridurre il tasso di mortalità materna del 75% tra il 1990 e il 2015.
In generale, una donna di un paese povero è, nel corso della sua vita, 300 volte più esposta al rischio di morire per complicazioni dovuta alla gravidanza o al parto rispetto ad una donna di un paese industrializzato.
Le mamme continuano a morire per quattro cause principali: gravi emorragie post parto, infezioni, crisi ipertensive e aborti effettuati in condizioni non sicure. Per ogni donna che muore per cause legate alla gravidanza, altre 20 subiscono lesioni o infezioni e rimangono invalide.