Cerca e trova immobili

UCRAINA: SEGUI IL LIVELa Russia «non ha ancora rinunciato a Kiev»: segui il LIVE

26.05.22 - 08:37
Nel frattempo, altri due soldati russi si sono dichiarati colpevoli di crimini di guerra. La sentenza il 31 maggio.
Reuters
Nel frattempo, altri due soldati russi si sono dichiarati colpevoli di crimini di guerra. La sentenza il 31 maggio.
Mosca e Kiev trattano, con Ankara, per aprire un corridoio attraverso il Bosforo per sbloccare l'export del grano.

Mentre dal tavolo dei negoziati non emergono spiragli positivi (ieri, Zelensky ha chiaramente dichiarato che l'Ucraina non ha intenzione di cedere parte del suo territorio per arrivare alla pace), sul territorio la guerra non si placa, con la mira russa che continua ad essere incentrata sul Donbass: nella notte sono state colpite più di 40 città nelle regioni di Donetsk e Lugansk, con diverse vittime anche tra i civili.

20:56

I russi premono su Severodonetsk

"Pesanti combattimenti continuano alla periferia di Severodonetsk. Il nemico sta cercando di irrompere nella città. Il centro regionale viene distrutto dall'artiglieria e dagli aerei". Lo ha confermato stasera il governatore Serhiy Gaidai, secondo cui gli ucraini si stanno difendendo nelle zone di Zolotyi e Katerynivka. "L'autostrada Lysychansk-Bakhmut è costantemente sotto il fuoco nemico, muoversi è pericoloso", ha aggiunto.

18:27

Lukashenko crea un nuovo comando militare al confine sud
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko - stretto alleato di Vladimir Putin - ha intensificato le operazioni al confine con l'Ucraina, ordinando la creazione di un nuovo comando militare. Lo scrive l'agenzia russa Tass.

18:11

Putin a Draghi: «Crisi alimentare? Pronti ad aiutare. Ma revocate le sanzioni»
Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi hanno avuto un colloquio telefonico questo pomeriggio. Secondo l'agenzia russa Tass, durante la telefonata Putin ha spiegato al premier italiano di essere pronto a dare il suo contributo per risolvere le crisi alimentare. La conditio sine qua non risiede però nell'annullamento delle sanzioni contro Mosca. E ha aggiunto che il Cremlino sta facendo «sforzi» per «garantire la navigazione sicura» nelle acque del Mar Nero e del Mar d'Azov. E che sono le forze di Kiev a fare da ostacolo.

18:03

La chiesa ucraina: «Kirill eretico, va rimosso»
Il capo della Chiesa scismatica ortodossa ucraina Epifanio ha annunciato che è stato chiesto al patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, e ai capi delle chiese locali di rimuovere dall'incarico il patriarca russo Kirill, accusandolo di eresia. Lo riportano l'agenzia russa Tass e Ukrainska Pravda. L'accusa in particolare è di avere diffuso insegnamenti eretici etnofiletici, vale a dire avere dato preferenza agli interessi nazionali rispetto a quelli generali della chiesa, precisa la Tass. Un'accusa simile è stata mossa dal Patriarcato di Costantinopoli contro la Chiesa ortodossa bulgara per la sua decisione di proclamare l'autocefalia dalla Chiesa di Costantinopoli durante la lotta del paese per l'indipendenza dall'Impero Ottomano nella seconda metà del XIX secolo. (fonte ats)

17:46

Minacce «rilevanti» di attacchi dal mare
Le minacce di attacchi missilistici sul sud dell'Ucraina, in particolare dal mare, rimangono rilevanti. Lo ha affermato nel suo ultimo bollettino il comando operativo dell'Ucraina meridionale, citato dall'Ukrainska Pravda. Le cattive condizioni meteorologiche rendono invece al momento «impossibile lo sbarco dei marines (russi) e aumentano il rischio che le mine antiuomo vengano scaricate sulla costa», ha aggiunto la nota dei militari. (fonte ats)

17:16

Crimini di guerra, si indaga su 14mila casi
Sono circa 14mila i casi di crimini di guerra su cui le autorità ucraine stanno indagando. Lo ha reso noto la procuratrice capo dell'Ucraina Iryna Venediktova durante il suo incontro a Londra con il procuratore generale del Regno Unito, Suella Braverman. «Oggi abbiamo quasi 14mila casi, che riguardano crimini di guerra, e altri 6mila casi correlati», ha spiegato ai microfoni della BBC.

17:12

L'Oms condanna «con la massima fermezza» l'invasione russa
I Paesi membri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità hanno adottato oggi una risoluzione, presentata dall'Ucraina, che condanna «con la massima fermezza» l'aggressione militare della Russia e in particolare gli attacchi ai servizi sanitari. Tuttavia il testo, adottato con 88 voti favorevoli, 12 contrari e 53 astenuti, non prevede sanzioni concrete nei confronti della Russia in seno all'Oms. (fonte ats)

16:33
ReutersSegnali di escalation russa nell'est. All'orizzonte un periodo «estremamente difficile» e «lungo», avverte Kiev.
16:31

Passaporti russi nelle zone occupate: «Il decreto di Putin è nullo»
Kiev condanna la decisione del Cremlino di semplificare la procedura per ottenere la cittadinanza russa per gli abitanti delle aree delle regioni ucraine di Kherson e Zaporizhzhia occupate dalle truppe russe che hanno invaso l'Ucraina. «Il decreto è legalmente nullo e non avrà conseguenze legali», ha twittato la missione diplomatica ucraina presso l'Ue secondo la Bbc affermando che la mossa è un tentativo di costringere gli ucraini a cambiare cittadinanza. Il nuovo decreto russo modifica il testo del documento con il quale nell'aprile del 2019 le autorità di Mosca hanno semplificato l'iter per l'ottenimento della cittadinanza russa per chi abita nelle zone del sud-est dell'Ucraina di fatto controllate dai separatisti filorussi delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. (fonte ats)

15:00

Kiev: «Segnali di escalation russa»
«Ci sono segnali di un'escalation» della Russia. Lo ha detto la viceministra della difesa ucraina, Ganna Malyar, in una conferenza stampa, avvertendo che i combattimenti hanno raggiunto la massima intensità a est e che ci si aspetta un periodo «estremamente difficile» e «lungo». Malyar ha poi aggiunto che Mosca sta spostando i missili Iskander a Brest, in Bielorussia, che potrebbero essere usati per colpire l'ovest dell'Ucraina. (fonte ats)

14:46

Kharkiv nuovamente nel mirino delle bombe
Almeno quattro civili hanno perso la vita oggi a Kharkiv a causa dei bombardamenti lanciati dai militari russi. Lo rende noto il governatore regionale, Oleh Synyehubov, su Telegram. Oltre alle 4 vittime si registra anche un numero non precisato di feriti.

13:36

Il blocco del grano? «Colpa dell'Occidente»
La Russia ritiene «inaccettabile la retorica» sul blocco alle esportazioni di grano e punta il dito contro i paesi occidentali per aver creato le condizioni che hanno portato all'impasse. «Respingiamo completamente questa retorica, e rimandiamo all'Occidente la responsabilità su una serie di passi illeciti che ha preso che hanno causato tale blocco», ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riferisce la Tass. Rispondendo quindi a domande su come sbloccare l'impasse, Peskov ha quindi sulla necessità che i paesi occidentali revochino tali «decisioni illegali» affinché l'esportazione di grano possa riprendere, scrive Interfax. (fonte ats)

13:25

«La Russia sta diventando un po' più forte grazie alle sanzioni»
«La Russia sta diventando un po' più forte grazie alle sanzioni». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando a un forum economico dei paesi dell'ex Urss, stando a quanto riferisce la Tass. «I paesi che aspirano a danneggiare la Russia con le sanzioni danneggiano se stessi», ha proseguito il 69enne. Rubare i beni di qualcuno non ha mai portato a nulla di buono, soprattutto a chi lo fa, ha affermato presidente riferendosi al congelamento dei beni russi da parte dei paesi occidentali nell'ambito delle sanzioni. Nessun «poliziotto globale» sarà in grado di fermare i paesi che vogliono perseguire una politica indipendente, ha aggiunto l'ex funzionario del KGB. (fonte ats)

13:00
keystone-sda.ch / STF (Bernat Armangue)I soldati russi a processo, entrambi si sono dichiarati colpevoli.
12:54

Altri due soldati russi si dichiarano colpevoli
Due soldati russi si sono dichiarati colpevoli di aver fatto parte di un'unità di artiglieria che ha preso di mira alcuni obiettivi civili nella regione di Kharkiv, sparando prima dal territorio russo e poi da quello ucraino. Si tratta del secondo processo per crimini di guerra compiuto in Ucraina dopo quello al 21enne Vadim Shishimarin, condannato all'ergastolo per aver sparato a un civile. Alexander Bobikin e Alexander Ivanov, dopo essere stati catturati, sono stati portati nel distretto centrale di Kotelevska e processati. «Sono completamente colpevole dei crimini di cui sono accusato. Abbiamo sparato all'Ucraina dalla Russia» ha dichiarato Bobikin. «Mi pento e chiedo una riduzione della pena» ha aggiunto Ivanov. Entrambi rischiano una pena detentiva fino a 12 anni. L'avvocato difensore ha chiesto clemenza, sottolineando come entrambi abbiano eseguito degli ordini. ll verdetto è atteso per il 31 maggio.

12:44
keystone-sda.ch / STR (Andriy Andriyenko)Un palazzo distrutto a Kramatorsk.
12:43

Kiev deve accettare le richieste di Mosca, dice il Cremlino
La Russia si aspetta che l'Ucraina accetti le sue richieste e sviluppi la consapevolezza della situazione attuale. Lo ha dichiarato ai media il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riporta la Tass. «Mosca sta aspettando che Kiev accetti le richieste di Mosca e sviluppi la consapevolezza della situazione di fatto, la situazione reale che esiste», ha detto Peskov. (fonte ats)

12:36

Marin a Irpin
La premier finlandese Sanna Marin si è recata in visita a Irpin, la località alle porte di Mosca teatro di alcuni efferati massacri da parte delle truppe russe.

12:36
12:15

Il grano ucraino in Turchia? Negoziati in corso
Ankara avrebbe avviato i negoziati con Russia e Ucraina per aprire un corridoio per l'esportazione del grano ucraino attraverso la Turchia. Lo ha riferito un funzionario turco all'agenzia stampa Reuters.

12:02

Zelensky: «Nessuna cessione territoriale»
Nessun cambiamento sui confini in cambio del cessate il fuoco. Lo ha ribadito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio postato su Telegram, respingendo qualsiasi ipotesi di cessioni territoriali in cambio della pace con la Russia. Ipotesi emerse, sostiene il presidente ucraino, in alcuni media occidentali. (fonte ats)

11:39

Scholz: «Putin non deve vincere e non vincerà»
«Putin non deve vincere e sono convinto che non vincerà» in Ucraina, «ha già mancato tutti i suoi obiettivi strategici». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz intervenendo al Forum economico mondiale (WEF) di Davos. Scholz ha accusato il presidente russo di "imperialismo" e ha detto che non potrà «dettare» le condizioni della pace. «Siamo uniti con i nostri partner anche su questo: non faremo nulla che lasci diventare la Nato una parte del conflitto», ha proseguito il 63enne. «Non credo a un nuovo bipolarismo fra Usa e Cina», ha aggiunto. E ancora: «Renderemo la Germania e l'Europa indipendenti dall'energia russa». «Sul fronte del carbone in autunno sarà praticamente cosa fatta. L'uscita dal petrolio è prevista per la fine dell'anno. Anche su gas lavoriamo molto intensamente all'autonomia», ha aggiunto. «Abbiamo bisogno di una globalizzazione sostenibile e resiliente», ha ancora affermato Scholz. «Serve una globalizzazione solidale, che possa avere un impatto positivo su tutti i popoli del mondo. E una globalizzazione intelligente con nuove regole a cui dobbiamo lavorare insieme». (fonte ats)

10:55
10:43
AFPIl sindaco di Kiev, Vitali Klitschko: «La Russia spera ancora di prendere il controllo della capitale ucraina».
10:41

La Russia «non ha rinunciato a Kiev»
«La Russia spera ancora di prendere il controllo della capitale ucraina». Lo ha detto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, al Forum economico mondiale (WEF) di Davos. «Non è un segreto che la priorità della Russia sia occupare l'intero paese e l'obiettivo principale di Mosca è ancora la capitale dell'Ucraina, il cuore del paese», ha affermato. «È chiaro che non si tratta di un'operazione militare speciale, come sostiene la Russia. È il genocidio del popolo ucraino con bambini, donne e anziani uccisi», ha aggiunto il sindaco trattenendo a stento la commozione. (fonte ats)

10:33

Azovstal sgomberata del tutto? «Non possiamo ancora dirlo con certezza»
Il leader dell'auto-proclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, sostiene che potrebbero esserci ancora forze ucraine nell'acciaieria Azovstal di Mariupol. «Potrebbero essere nascosti, o smarriti da qualche parte», ha detto in un'intervista rilasciata all'agenzia russa RIA Novosti. «Abbiamo ispezionato a fondo» la struttura, ma «non posso dire al 100% né che siano ancora lì né che non ce ne siano più». Quando le «nostr unità avranno ispezionato tutto, eliminato le mine e controllato tutte le macerie... Allora potremo affermare che non è rimasto più nessuno».

10:22

Nuovo calo del rublo
Rublo in netto calo su euro e dollaro, dopo il rally senza precedenti degli ultimi giorni e con le decisioni della Banca centrale russa che ha tagliato i tassi di interesse dal 14 all'11%. La valuta di Mosca cede il 5,2% sulla moneta unica ed il 2,6% sul biglietto verde. Al cambio attuale per un euro servono 65 rubli e per un dollaro ne occorrono 60,80. (fonte ats)

10:21

L'unità Azov terrorista? La Corte Suprema russa rinvia la decisione
La Corte Suprema russa ha rinviato al 29 giugno l'udienza sulla richiesta della Procura Generale per la designazione dell'unità paramilitare nazionalista ucraina Azov come rete terroristica e il divieto di attività in Russia. Lo riferisce l'agenzia russa Interfax. La Procura Generale ha presentato una mozione amministrativa alla Corte Suprema russa, chiedendo che l'unità paramilitare nazionalista ucraina Azov (nota anche come battaglione Azov e reggimento Azov) sia designata come rete terroristica e bandita nel territorio russo. Il Comitato investigativo russo sta indagando su una serie di casi penali contro membri dell'unità Azov accusati di aver ucciso civili del Donbass. (fonte ats)

10:20

Klitschko al WEF: «La guerra di Mosca non si fermerà al confine»
«Noi siamo un puzzle importante» per le mire colonialistiche della Russia. Lo ha detto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, nel suo intervento al forum economico mondiale di Davos. «Mosca non accetta che vogliamo far parte dell'Europa, vuole occupare l'Ucraina e credo che il suo obiettivo non si fermerà al confine», ha sostenuto il 50enne. «Non stiamo difendendo solo l'Ucraina, ma tutti voi perché abbiamo gli stessi valori», ha ribadito Klitschko. «Questa è la più grande guerra in Europa dal secondo conflitto mondiale e dobbiamo fermarla», ha aggiunto. (fonte ats)

10:02
AFPDvornyk: «Il rapimento di almeno 230'000 bambini ucraini, tra gli 1,4 milioni di cittadini ucraini deportati con la forza in Russia, è un crimine volto a distruggere la nazione ucraina».
09:54

«Almeno 230mila bambini ucraini rapiti dall'esercito russo»
Le forze russe hanno rapito almeno 230'000 bambini ucraini dall'inizio dell'invasione del paese il 24 febbraio scorso: lo ha detto il Consigliere della missione permanente ucraina presso l'Onu, Sergiy Dvornyk, nel corso di un dibattito tenuto ieri al Palazzo di Vetro sulla protezione dei civili durante i conflitti armati. Lo riporta l'agenzia di stampa Ukrinform. «Il rapimento di almeno 230'000 bambini ucraini, tra gli 1,4 milioni di cittadini ucraini deportati con la forza in Russia, è un crimine volto a distruggere la nazione ucraina», ha detto Dvornyk. Nel suo intervento Dvornyk ha sostenuto che decine di migliaia di civili hanno perso la vita e molti altri sono rimasti feriti dai colpi dell'artiglieria russa e negli attacchi missilistici contro le città ucraine. (fonte ats)

09:24

240 bambini, tra le vittime
Dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina sono stati uccisi 240 bambini (ieri erano 238), oltre 436 sono stati feriti. Lo ha riferito la Procura generale ucraina su Telegram, citata da Ukrinform, indicando che i dati non sono definitivi a causa delle ostilità in corso. Gli ultimi due bambini che hanno perso la vita erano su auto civili colpite da bombe nella regione di Mykolaiv. (ats ans)

08:46

8'000 soldati ucraini prigionieri nel Donbass
Sarebbero circa 8'000 i prigionieri di guerra ucraini detenuti nelle autoproclamate Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk: lo ha dichiarato oggi l'ambasciatore del Lugansk in Russia, Rodion Miroshnik, al programma Soloviev Live, citato dalla Tass. «Ci sono molti prigionieri. Certo, ce ne sono di più sul territorio del Donetsk, ma anche noi ne abbiamo a sufficienza, e ora il numero totale si aggira intorno agli 8'000. Sono tantissimi, e ogni giorno se ne aggiungono letteralmente centinaia», ha affermato Miroshnik. (ats ans)

08:35
keystone-sda.ch (LAURENT GILLIERON)
08:35

«Kissinger è fermo al 1938»
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è scagliato oggi contro l'ex Segretario di Stato americano Henry Kissinger, dopo che quest'ultimo ha ieri suggerito all'Ucraina di lasciare che la Russia tenga buona parte del Donbass e la Crimea, annessa nel 2014. «Si ha l'impressione che il signor Kissinger non abbia il 2022 sul calendario, ma il 1938, e che pensi di parlare a un pubblico non a Davos, ma a Monaco di Baviera», ha detto Zelensky. «Tra l'altro, nel vero 1938, quando la famiglia di Kissinger stava fuggendo dalla Germania nazista, lui aveva 15 anni e capiva tutto perfettamente. E nessuno lo ha sentito dire che era necessario adattarsi ai nazisti invece di fuggire o combatterli».