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REGNO UNITOInflazione alle stelle in Regno Unito, un inglese su quattro salta i pasti

18.05.22 - 17:51
Con un'inflazione superiore al 9% molte le famiglie, e le aziende, alla canna del gas. Londra però indugia
AFP
Inflazione alle stelle in Regno Unito, un inglese su quattro salta i pasti
Con un'inflazione superiore al 9% molte le famiglie, e le aziende, alla canna del gas. Londra però indugia

LONDRA - La Brexit, il Covid con le sue ripercussioni sulla catena d'approvvigionamento globale e poi la guerra in Ucraina con l'impennata dei prezzi di gas e carburante. Un insieme di fattori che ha portato a un'impennata nei prezzi che non si vedeva da decenni.

Secondo le stime ufficiali del governo britannico si parla di un aumento di più del 9% nel solo mese di aprile, più del doppio dell'adeguamento standard delle retribuzioni. Un risultato spiazzante, eguagliato solo durante l'austerity dell'era Thatcher. 

Un aumento fuori scala che strangola, a catena, industrie e servizi con costi ulteriori che si ripercuotono sulla popolazione che vede aumentare non solo il prezzo all'acquisto dei beni sugli scaffali dei supermercati ma anche le bollette di elettricità e gas.

A questo si aggiunge una crescente preoccupazione riguardante la possibile scarsità di cibo nel prosieguo del 2022, vista la stretta dipendenza del Regno Unito dai cereali (soprattutto il grano) ma anche dei semi di girasole (e l'olio da essi derivato). Come già si è accorto a chi ha notato un prezzo assai più alto quando è andato a comprare il consueto Fish & Chips.

Un quarto dei cittadini britannici ha iniziato a saltare almeno un pasto, riporta un recente sondaggio di Ipsos e Sky News. La metà ha cambiato supermercato (in favore dei discount) e ha lasciato più spesso l'auto in garage. Due terzi dei nuclei famigliari, invece, hanno spento il riscaldamento. I ristoranti e i pub, oltre agli aumenti di prezzo (ai quali la mitica “pinta” non è stata immune) hanno anche iniziato a ridurre le porzioni servite ai clienti.

«Non uso il termine con leggerezza ma per i consumatori rischia di essere un rincaro apocalittico», ha commentato Andrew Bailey, il capo della Banca d'Inghilterra che ha ventilato un possibile incremento al 10% entro l'anno. «Un’inflazione così fa venire le lacrime agli occhi», ha commentato via nota la Camera del commercio britannica, «che mette in crisi le famiglie inglesi, con l'impennata del costo della vita, e danneggia le aziende».

In questo contesto frustra molti l'inazione del Governo che, al momento preferisce temporeggiare. Stando al ministro dell'Enonomia Rishi Sunak si tratta «di un'inflazione generalizzata e globale», strutturalmente endemica e quindi non semplice da avvicinare: «non possiamo proteggere completamente la popolazione da questo fenomeno globale, ma siamo pronti per agire in maniera mirata».

Secondo gli osservatori, il piano del governo, così come quello della Banca centrale è quello di aspettare, vedendo se con l'estate l'emergenza potrebbe rientrare, in vista di un possibile intervento massiccio in autunno. 

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