Cerca e trova immobili

STATI UNITIAlla fine Rudolph Giuliani testimonierà davanti al Congresso

23.02.22 - 17:26
Per l'ex-avvocato di Trump «esteso accordo di cooperazione» con gli inquirenti per i fatti del 6 gennaio 2021
Reuters
Alla fine Rudolph Giuliani testimonierà davanti al Congresso
Per l'ex-avvocato di Trump «esteso accordo di cooperazione» con gli inquirenti per i fatti del 6 gennaio 2021

WASHINGTON D.C. - Ha, infine, accettato di deporre davanti alla Commissione d'inchiesta del Congresso, l'ex-avvocato e braccio destro di Donald Trump, Rudolph Giuliani. L'ambito - lo ricordiamo - è quello delle indagini, in corso già da diversi mesi, riguardanti i fatti del 6 gennaio 2021. 

A convincere Giuliani, inizialmente reticente ad apparire come altre figure-chiave vicine all'ex-presidente, un «esteso accordo di cooperazione» che sarà ultimato nelle prossime settimane. A scriverlo è il Guardian che cita due fonti vicine all'inchiesta.

Si tratta senz'altro di un punto di svolta importante per la Commissione che, verosimilmente, si augura che altre persone coinvolte - le cui identità sono note tanto agli inquirenti quanto alla stampa Usa - possano decidere di mettersi a disposizione. 

In particolare l'ex-legale di Trump fornirà documenti e risponderà alle domande relative agli estremi tentativi di Trump di restare in carica, malgrado la sconfitta elettorale.

Si parlerà soprattutto delle pressioni reiterate su Mike Pence affinché non riconoscesse l'esito delle votazioni, così come del piano portato avanti sotto supervisione di Giuliani per falsificare il voto di 16 grandi elettori democratici.

L'avvocato ha già confermato che non risponderà a domande sull'ex-presidente che potrebbero violare il segreto professionale, dimostrandosi però pronto a concedere eccezioni in caso di situazioni dubbie. Non è chiaro se la sua deposizione avverrà a porte chiuse oppure in un audit formale in Campidoglio.

Fino a pochi giorni fa lo stesso Giuliani aveva apertamente criticato la Commissione d'inchiesta, mettendone in dubbio l'autorità, dopo aver ricevuto un mandato di comparizione.

A novembre 2021, per essersi rifiutato di apparire davanti al Congresso, l'ex-consigliere e stratega di Trump - Steve Bannon - era finito in manette.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE