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Regno UnitoHa tentato di assassinare la Regina Elisabetta

27.12.21 - 12:17
Il 19enne armato che si è introdotto nel perimetro di Windsor aveva pubblicato poco prima un video su Snapchat
Reuters
Ha tentato di assassinare la Regina Elisabetta
Il 19enne armato che si è introdotto nel perimetro di Windsor aveva pubblicato poco prima un video su Snapchat

LONDRA - Voleva sangue e vendetta. Il 19enne che il giorno di Natale si è introdotto nel perimetro del Casello di Windsor aveva pubblicato poco prima un video sui social in cui dichiarava che avrebbe ucciso la regina Elisabetta.

Erano da poco passate le 08:30 quando l'allarme è suonato nel castello dove la regina d'Inghilterra stava prendendo la colazione, in attesa dei festeggiamenti che avrebbe svolto con la famiglia reale. Un ragazzo di 19 anni, armato di una balestra, aveva scalato grazie a una scala di corda la recinzione e si era introdotto nel parco. Quando è stato arrestato si trovava a 500 metri dagli appartamenti della regina. Poco prima, verso le 08:06, aveva pubblicato un video in cui dichiarava le sue intenzioni e invitava le persone che lo avrebbero visto a condividerlo e a mandarlo alla stampa.

Il quotidiano britannico The Sun ha ricevuto una copia della suddetta clip, in cui il 19enne appariva incappucciato, vestito di nero e con già in mano la balestra. Si presentava come la reincarnazione di un Sikh indiano divenuto Sith. «Il mio nome era Jaswant Singh Chail, ora sono Darth Jones». I Sikh sono una comunità religiosa indiana, mentre i Sith sono i personaggi che rappresentano il Lato Oscuro in Star Wars. Sempre nel video, si era detto dispiaciuto per quanto stava per compiere: «Tenterò di assassinare la regina Elisabetta. Questa è una vendetta, lo faccio in nome di coloro che sono morti nel massacro di Jallianwala Bagh del 1919».

L'episodio storico a cui fa riferimento è anche noto come il Massacro di Amritsar, avvenuto nell'omonima città del Punjab, che allora faceva parte dell'Impero britannico. Il 19 aprile veniva dichiarata la legge marziale che, tra le altre cose, vietava i raduni di più di cinque persone. Lo stesso giorno cadeva la celebrazione dei Sikh per l'arrivo della primavera. Questi ultimi, a dispetto della legge, si erano comunque radunati in molti. Le truppe aprirono il fuoco sulla folla, uccidendo 379 persone e ferendone 1'200.

Verso la conclusione del video, il 19enne aveva affermato che non si aspettava di sopravvivere all’attacco. La clip era stata condivisa su Snapchat e in un messaggio aveva scritto: «Se hai ricevuto questo, la mia morte è vicina. Per favore condividi questo con chiunque e, se possibile, portalo ai media se sono interessati».

Preso in custodia, si è proceduto alla valutazione della sua salute mentale ed è stato inserito nel programma del Mental Health Act, quindi affidato alle cure dei medici. Il caso è stato assegnato alla Metropolitan Police. Il ragazzo è accusato di violazione di domicilio e possesso di arma a capacità offensiva.

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