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I fatti sarebbero avvenuti in casa dell'ex allenatore Horter, ma anche all'estero in occasione di alcune trasferte
MULHOUSE - Non ancora riconosciuto colpevole, Yannick Agnel ha ammesso di aver violentato una minorenne. Il campione di nuoto olimpico francese era stato arrestato lo scorso giovedì in seguito alle accuse della figlia dell'ex allenatore Lionel Horter, depositate nell'estate del 2021.
I fatti sarebbero avvenuti nel 2016, quando l'atleta aveva 24 anni e la vittima 13. Una differenza di età che basta, ha spiegato in una conferenza stampa la procuratrice della Repubblica di Mulhouse, Edwige Roux-Morizot, «per considerare quanto accaduto una violazione della legge». Ha specificato che la Francia vieta ogni relazione sessuale tra un maggiorenne e un minore di 15 anni. Ha poi aggiunto comunque che «Yannick Agnel è ancora presumibilmente innocente, anche se ha riconosciuto l'entità dei fatti». Il nuotatore ha inoltre voluto precisare nella sua dichiarazione di «non aver avuto la sensazione che mancasse il consenso della ragazza».
L'episodio di violenza nei confronti della giovane non sarebbe stato uno soltanto. I fatti, oltre a essere avvenuti a Mulhouse, dove l'atleta si allenava, avrebbero avuto luogo anche a Riedsheim, comune situato sempre nel Grand-Est francese, in Thailandia, dove la Mulhouse Oylmpic Natation si rende regolarmente, a Rio e a Tenerife. La procuratrice ha inoltre confermato ai media che alcuni episodi si sarebbero svolti anche nella casa della famiglia Horter, dove l'uomo era stato ospite nella primavera del 2016.
Oggi 29enne, con la carriera di nuotatore lasciata alle spalle, Agnel si era riconvertito a commentatore sportivo e collaborava con diversi media sul territorio francese. Questa mattina Radio France ha dichiarato all'agenzia di stampa francese Afp che «vista la procedura penale in corso, la direzione di FranceInfo ha deciso di sospendere la sua collaborazione con Yannick Agnel fino alla conclusione delle indagini».
